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NOTIZIARIO del 08
dicembre 2004
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Terrorismo
e diritti : Stati OSCE si impegnano su entrambi I ministri degli esteri dell'OSCE hanno concluso ieri il summit annuale di due giorni a Sofia, impegnandosi ad incrementare i loro sforzi contro il terrorismo continuando a mantenere le loro promesse di difendere i diritti umani. Le due azioni non vanno infatti sempre d'accordo, o almeno cio' non e' accaduto in diversi Paesi del mondo in questi ultimi anni. La conferenza si e' chiusa con la firma di una dichiarazione, due comunicati e 18 decisioni su una vasta gamma di tematiche fra cui la lotta al terrorismo, la vendita illegale di armi piccole ed ordigni leggeri, la promozione della tolleranza e della non discriminazione e la lotta alla corruzione. Dato che sulla dichiarazione finale della conferenza non vi era stato accordo unanime, Passy ha detto che in contesti democratici puo' accadere di non avere la stessa opinione, ma cio' che conta e' avere un linguaggio comune sui valori fondamentali. Il presidente in carica, Solomon Passy – ministro degli esteri bulgaro – ha palato dell'organizzazione come di uno strumento vitale per la sicurezza e la stabilita' nei 55 Stati membri e come esempio ed ispirazione per altre regioni del mondo. Passy ha anche detto che "tutti gli Stati partecipanti intensificheranno gli sforzi per rafforzare la democrazia pluralista, il ruolo della societa' civile e della legge ed assicurare pieno rispetto e protezione per i diritti umani e le liberta' fondamentali".
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