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NOTIZIARIO del 06
dicembre 2004
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Ungheresi
all' estero non avranno doppia cittadinanza Il referendum dell'Ungheria sulla doppia cittadinanza e' fallito per la bassa affluenza alle urne. I votanti si sono espressi per lo piu' a favore della doppia cittadinanza, ma il mancato raggiungimento del quorum (25% degli iscritti nelle liste elettorali) ha invalidato i risultati di una consultazione popolare che riguardava quasi 3 milioni di Ungheresi residenti all'estero. Dopo la seconda guerra mondiale, all'Ungheria vennero tolti i due terzi del territorio, e questa, considerata una ingiustizia storica, sarebbe stata in parte riparata dalla possibilita' di ridare ai discendenti degli antichi magiari la cittadinanza originaria. Essi sono sparsi in Romania (con una comunita' di quasi un milione e mezzo di persone), Slovacchia, Serbia e Ucraina. Di tale battaglia si era fatto paladino l'ex primo ministro di centro-destra, ora all'opposizione, Viktor Orban, spinto da motivi morali e sentimentali, ma che sperava forse anche di ampliare il suo consenso, dato che la cittadinanza avrebbe implicato il diritto al voto. L'attuale premier socialista, Ferenc Gyurcsany, timoroso di una ondata migratoria, ha invece chiesto ai suoi sostenitori di votare no o di astenersi, ed ha annunciato con soddisfazione da Bucarest il risultato del referendum. Anche il primo ministro rumeno, Adrian Nastase, aveva espresso fastidio per la consultazione.
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