Annan : l'occupazione peggiorerà le cose in Iraq
di red

Il segretario generale dell'ONU Kofi Annan ha escluso che le Nazioni Unite possano prendere il controllo della sicurezza in Iraq ed ha sottolineato che se la fine dell'occupazione contribuira' ad eliminare la violenza, essa non si spegnera' totalmente.

Il tema della sicurezza sara' trattato nella prossima risoluzione per l'Iraq che il Consiglio di Sicurezza spera di adottare prima del trapasso dei poteri.

Secondo Annan, che ha parlato ieri surante una conferenza stampa a New York, non ci sara' una forza di mantenimento della pace in Iraq, ma una forza multinazionale con cui l'ONU andra' a lavorare "fianco a fianco" coordinandosi, una modalita' che, ha avvertito, sara' complessa.

D'altra parte Annan si e' mostrato d'accordo con il suo commissario speciale, Lajdar Brahimi, sul fatto che "la violenza militare di un potere occupante su una popolazione occupata puo' solo peggiorare le cose".

La proposta di Brahimi al Consiglio di Sicurezza dell'ONU e' sciogliere l'attuale governo provvisorio i cui membri erano stati nominati dagli USA, appoggiare la creazione in Iraq di un governo provvisorio entro il 30 giugno prossimo composto da un presidente, due vicepresidenti ed un primo ministro, e celebrare a luglio una conferenza nazionale di almeno 1000 delegati che organizzi le elezioni entro il 2005.

"Riteniamo che a questa conferenza debbano partecipare sia i leader culturali che quelli religiosi" ha detto Brahimi davanti al Consiglio di Sicurezza, auspicando che questa conferenza possa servire come punto d'incontro proprio per gli Iracheni, che per tre decenni non hanno potuto comunicare fra loro ed invece potrebbero cominciare a lavorare uniti.

Brahimi ritiene comunque che la recrudescenza delle violenze in Falluja possa rendere molto piu' difficile l'attuazione della sua proposta di soluzione pacifica della crisi.

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