Iraq : Al Sistani diretto a Najaf , esplosioni e morti a Kufa
di red

Il Grande Ayatollah Al Sistani ha chiesto ai fedeli che stanno convergendo verso Najaf di attenderlo prima di entrare nella citta' santa.

Molti ritengono che Al Sistani - tornato ieri in Iraq da Londra, dove era in cura - sia l'unico in grado di convincere Al Sadr a trattare, tuttavia egli chiede che Americani si ritirino e che la sicurezza venga affidata alla polizia irachena.

La massima autorita' sciita ha lasciato Bassora sotto la scorta della polizia irachena e di un folto gruppo di sostenitori, per recarsi al mausoleo dell'Imam Ali', dove da tre settimane restano asserragliate le milizie del leader radicale sciita Mouqtada Al Sadr, assediate dai soldati USA e da quelli iracheni.

Nella citta' santa si fa il bilancio dei violenti bombardamenti aerei americani effettuati mentre da terra i marines e le forze governative irachene stringevano ulteriormente la morsa sul mausoleo dove continuano a restare asserragliati i miliziani di Sadr. I seguaci di Sadr hanno accusato gli americani di aver sferrato un nuovo attacco contro la moschea.

Violente esplosioni sono risuonate invece nella prima mattinata a Kufa, nei pressi della moschea, dove risiede di solito Al Sadr. Lo hanno riferito locali fonti religiose sciite, che hanno aggiunto come vi siano state numerose vittime, forse 25 morti e circa 60 feriti.

Proprio a Kufa ieri la polizia locale aveva aperto il fuoco su un corteo di integralisti sciiti che stavano marciando su Najaf nell'intento di rompere l'assedio alla citta' santa, su invito del giovane Imam radicale; la sparatoria, forse iniziata per disperdere la folla, era divampata quando i manifestanti erano passati davanti a una base militare USA.

Intanto anche ieri e oggi i giornalisti hanno fatto le spese del conflitto, dato che molti di essi sono stati fermati, per poi essere rilasciati qualche ora dopo. Najaf e' infatti ancora proibita ai giornalisti.

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Migliaia di fedeli di AL Sadr in marcia su Najaf