NOTIZIARIO del 06 agosto 2004

 
     

Iraq : finiti gli scontri per i lagunari a Nassiryia
di red

I miliziani sciiti stanno lasciando Nassiriya, dando seguito agli accordi raggiunti fra il governatore della provincia di Dhi Qar ed i leader dei guerriglieri di Al Sadr. Lo hanno reso noto fonti del comando italiano.

Sarebbero stati gli stessi miliziani sciiti a chiedere al governatore di Dhi Qar di poter negoziare la tregua ''anche in virtu' dell' efficace risposta del contingente italiano''. L' accordo prevede che il contingente italiano arretri consentendo l''evacuazione della citta' da parte dei miliziani. Gli italiani rimarranno a presidio dela zona sud di Nassiriya, consentendo alla polizia di riprendere a controllare la citta'. I militari della Brigata Pozzuolo del Friuli restano comunque nei punti cruciali della citta'.

In giornata si erano verificati intensi combattimenti nella citta' tra i miliziani di Moqtada al Sadr ed i militari italiani che supportano la polizia locale. Colpi di mortaio sono stati sparati a sud della citta', sulla strada che porta a Suq ash Shuyuk, in direzione di un check point presidiato da militari rumeni. I morti sono 6 e i feriti 13, secondo quanto riferito da fonti ufficiali.

Colpi di mortaio erano stati esplosi nella notte anche contro la base Libeccio e contro la centrale elettrica, provocando cosi' un parziale blackout in citta'. Accanto alla polizia irachena, per contrastare i guerriglieri, hanno combattuto i Lagunari ed i carabinieri della MSU (Multinational specialized unit), che hanno dovuto contrastare attacchi a colpi di arma da fuoco leggere, rpg e mortaio. I miliziani hanno piu' volte tentato di sfondare tre ponti presidiati dai lagunari.

In uno di questi tentativi, i militari italiani hanno colpito un'auto lanciata a tutta velocita', con i passeggeri che sparavano. L'auto e' esplosa, per cui si e' concluso che si trattase di un'autobomba. Analogo tentativo e' stato sventato in un altro ponte della citta'.

Dopo trattative tra il governatore ed i capi dei guerriglieri sembrava raggiunta una tregua agli scontri, ma alcuni colpi di mortaio hanno fatto riprendere i combattimenti ed in serata un violento scontro a fuoco ha coinvolto ancora i Lagunari. Il tutto sembra comunque concluso questa sera, anche se sono iniziate le polemiche. A seguito della partecipazione italiana ai combattimenti alcuni sostengono non si possa piu' negare che l'Italia sia "in guerra".

Polemiche invece a Najaf fra esercito USA e Miliziani. Secondo un comunicato del comando delle forze americane, due marines e 300 militanti armati sono stati uccisi nei combattimenti odierni, anche se il portavoce di Moqtada Sadr afferma che i miliziani sciiti uccisi sono 36.

L'aviazione americana ha infatti bombardato Najaf, la citta' santa irachena prendendo di mira il cimitero dove sono asserragliate le milizie del leader radicale sciita Moqtada Sadr, che oggi ha dichiarato l'America nemico dei miliziani in un comunicato letto dallo sceicco Jaber el-Khafadji, durante la preghiera del venerdi' nella moschea di Kufa.

Nel suo messaggio, Moqtada ha avvertito anche i suoi compatrioti della poliza irachena che ''non devono lanciare alcuna aggressione contro manifestazioni pacifiche'' e ha ribadito che non intende partecipare nella Conferenza nazionale convocata dal governo di Baghdad.

Le truppe britanniche hanno invece combattuto l'armata Mahdi a Bassora, ma combattimenti ci sono stati anche a Sadr City e Shoula, due distretti sciiti di Baghdad e ad Amara. Il ministero della sanita' ha detto che a Sadr City sono stati uccisi 20 Iracheni e ne sono stati feriti 114 da ieri.

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