NOTIZIARIO del 17 gennaio 2004

 
     

17/1 Inaugurazione anno giudiziario: hanno detto

(di red)
CASTELLI, ministro della Giustizia: ''La giustizia ha grandi problemi ma non nella misura in cui vengono intesi da parte di alcuni che hanno una visione apocalittica e ritengo anche ingiusta. E' importante dare ai cittadini la sensazione del grande lavoro svolto vedo invece che gli stessi rappresentanti della giustizia danno una visione pessimistica della realta'''. ... "è strano che gli operatori della giustizia dicano che questa non funzioni". ...''Il bilancio della giustizia e' passato da sei miliardi e 60 milioni di euro nel 2001- ha detto Castelli- a sette miliardi e 726 milioni di euro per l'anno 2004, con un aumento del 27,5%''. ... ''lo stanziamento e' oggi pari all'1,71% del bilancio dello Stato e ci pone in una buona media rispetto agli altri Stati Membri dell'Ue''. "Il primo problema è il rapporto tra potere legislativo e potere giudiziario".

ROGNONI, vice-presidente del CSM: "e'una pericolosa illusione che si possa imprimere efficienza al sistema, ripristinando moduli organizzativi del passato, recuperando temi verticistici di progressione in carriera per mezzo di affannose competizioni concorsuali, ponendo gli uffici del pubblico ministero in una situazione di isolamento e separatezza assai pericolosa per la loro indipendenza"..... "il mantenimento dell'unicità effettiva delle carriere dei giudici e dei pubblici ministeri risponde alla felice intuizione, per la quale, in assenza del legame gerarchico - funzionale con il ministro della Giustizia, costituzionalmente inaccettabile, la migliore garanzia per l'operato della pubblica accusa è l'appartenenza alla comune cultura della giurisdizione".

BRUTI LIBERATI, presidente ANM: "Non so se sia vero che la magistratura italiana abbia poca autorevolezza penso che, in qualunque paese del mondo, se un ministro della Giustizia si trovasse di fronte a questo, lo dovrebbe dire con tono preoccupato, e non quasi in tono compiaciuto, impegnandosi egli stesso a restaurare l'autorevolezza". ..."Vorrei ricordare che la magistratura italiana ha fatto quello che la legge le impone e cioè di fare processi, non dimenticando che la legge è uguale per tutti. Questo può provocare delle ripercussioni sul mondo politico. Ma noi dobbiamo fare quello che la Costituzione ci impone".

by Bollettino Osservatorio

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