NOTIZIARIO del 12 dicembre 2004

 
     

Assoluzione e prescrizione : non era un teorema dell'accusa
da Vincenzo Mazzacane

E' vero che non si commentano le sentenze, soprattutto quelle non definitive, ma almeno bisogna impararle a leggere: da una sentenza scaturiscono due conseguenze, una di verità storica (relativa?) e l'altra di pena da scontare.

Tutti lieti che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non abbia da scontare nessuna pena, bisogna però constatare che la verità storica di questa sentenza dice che lui, Berlusconi, ha avuto a libro paga un giudice, Squillante, e nei 2/3 del resto della stessa viene usata una formula dubitativa, cioè la vecchia 'insufficienza di prove'.

Forse il teorema 'fantasioso' della pubblica accusa non è tanto tale. Forse anche Cesare, e non solo la moglie, dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto. Ma noi tutti aspettiamo con fiducia l'appello, dove i bravi Ghedini e Pecorella riusciranno a dissolvere qualsiasi dubbio sulla reputazione del loro prestigioso assistito, così potranno dedicarsi con più serenità al servizio Parlamentare.

Post scriptum: h.18,00 era prevista la lettura della sentenza sul processo dell'anno, sulla Rai, per la quale pago un canone, impazzavano le gemelle Lecciso, Adriano Pappalardo, Amadeus ecc.., sui canali Mediaset la musica era la stessa, mi collego sul satellite, qui c'è qualcuno che fa il proprio dovere, tanto sono pochi che gli guardano.

Appena passa la notizia dell'assoluzione del Premier mi precipito su Rete4, indovinate? Giusto, 'Edizione Straordinaria'. Non ho parole..

Manda anche tu un intervento (fino al 31 dicembre 2004 usa questo indirizzo, sucecssivamente invia invece alla redazione).

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