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NOTIZIARIO del 30
ottobre 2004
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E
se Arafat non fosse malato? Una malattia "acuta" finta per giustificare il suo esilio forzato e renderlo sopportabile al popolo palestinese. Dicono che è malato e che non si salverà. Dicono che l'ospedale francese è il posto migliore per curarsi. Ma quante "palle" ci hanno raccontanto dal fronte medio-orientale? Non potrebbe esserci, invece, una verità "altra" ben mascherata da chi sta nella stanza dei bottoni? Ecco un'ipotesi: A seguito degli ultimi attentati kamikaze in Israele, il governo di Sharon, tramite i suoi servizi segreti militari, ha fatto sapere ad alcuni capi di stato occidentali che era imminente l'uccisione di Arafat. Da qui la reazione immediata di Chirac che, coinvolgendo Bush, ha fatto una pressione negoziale su Sharon per salvare la vita di Arafat. Si è trovato così l'uovo di Colombo attraverso l'"esilio", travestito da gesto umanitario e cure urgenti in Francia. Da qui le riprese di lui sofferente con il pigiama, le notizie confuse su "tumore", "malattia del sangue" ed altro. Una regia perfetta per rendere sopportabile al popolo palestinese l'esilio forzato del suo leader. Una scenografia condita di sentimentalismo, pietas, buonismo israeliano e atmosfera di disgelo. E se fosse andata proprio così? . by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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