NOTIZIARIO del 30 agosto 2004

 
     

Enzo Baldoni e le bugie del governo Berlusconi
da Lina Cimarelli

In verità non volevo dire una sola parola sull’assassinio di Enzo Baldoni, il solo pensiero che si uccide una persona perché è italiana, per uno come me avvezzo a meditare anche su piccoli fatti non comuni o anomali come nella fattispecie, volevo considerare tutto ciò ripugnante da non permettere nessuno di fare affermazioni, ho sentito persino di vergognarmi di essere italiano.

Nell’ascoltare però i telegiornali sin dalle prime ore del mattino, nel sentir ripetere le solite ipocrisie e ciniche esternazioni dal Sig. Presidente del Consiglio e dal Sig. Ministro Frattini e di tanti altri uomini di governo che invece di fare mea culpa, fregandosene altamente del terribile dolore dei familiari di Enzo Baldoni, soprattutto dei suoi figli, tentano in tutti i modi di dipingere la tragedia come un semplice fatto criminale.

Non vi possono essere dubbi che colori i quali hanno ucciso Enzo non possono di certo essere considerato pacifisti e tanto meno eroi, ma venire uccisi semplicemente perché si é cittadini italiani, dovrebbe far riflettere molto seriamente chi governa questo nostro paese, in particolar modo dovrebbe far sentire profonda vergogna a tutto il Governo, a cominciare dal Primo Ministro, al Ministro degli esteri e giù giù a tutti coloro che hanno votato a favore dell’invio di truppe italiane in Iraq.

Non essendo io colui che dimentica facilmente, mi sono ricordato tutte quelle volte che il Sig. Berlusconi ha stravantato il suo personale merito di aver valorizzato l’Italia nel mondo, che con lui al Governo il nostro paese è assai molto più apprezzato del passato, che lui é persino in grado di decidere le sorti del mondo. Se quello che il Sig. Berlusconi si è sempre illuso di riuscire a far credere, fosse stato soltanto in minima parte vero, come mai allora un nostro connazionale viene ucciso soltanto perché è italiano?

Se il Sig. Berlusconi è così tanto apprezzato e potente come ci ha persino assillato per farcelo credere, perché allora non è riuscito a salvare la vita di Fabrizio Quattrocchi e di Enzo Baldoni? Perché il Sig. Berlusconi si ostina a non voler riconoscere che gli italiani non sono affatto graditi in Iraq? Non è ormai ora che se la faccia finita con le solite meschine bugie sella missione di pace, che ormai non ci credono più neanche i bambini della scuola materna? Non è forse ora che il Governo abbia un tantino di buon senso di ammettere che i soldati non sono stati mandati in Iraq per una missione di pace o in aiutare al popolo irakeno, ma per difendere i pozzi di petrolio dell’Eni e per obbedire all’uomo della guerra e del golf Bush.

So bene che per il Sig. Berlusconi è molto difficile, direi quasi impossibile dire le cose come veramente stanno, ma perché non tenta di provarci almeno una sola volta a dire la verità, ammettendo che gli irakeni considerano le truppe italiane come invasiori, quindi nemici da combattere? Altro che missionari in sostegno della democrazia in Iraq, come evidentemente il Sig. Berlusconi pensa che esista ancora qualcuno disposto a crederci.

Se invece si provasse a riflettere sulle catastrofiche conseguenze a causa della guerra d’invasione dell’Iraq, farebbe preoccupare molto seriamente qualsiasi persona normale.


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