NOTIZIARIO del 27 agosto 2004

 
     

Baldoni: le responsabilità di palazzo Chigi
da Domenico Ciardulli

Sono addolorato per la morte di Enzo Baldoni, vittima innocente, come tante migliaia di vittime innocenti, di una guerra "preventiva". Di questa guerra, pur condannando ogni singolo atto di barbarie, occorre non perdere mai di vista le responsabilità politiche e militari originarie, dirette e indirette, che stanno provocando nell'intera area una carneficina senza fine.

La gestione del sequestro Baldoni da parte dell'entourage governativo italiano è stata, a mio avviso, irresponsabile. La decisione di Palazzo Chigi di rispondere, dopo pochi minuti dall'ultimatum, con un atto di sfida "noi non ce ne andremo" ha il sapore e il tono di un paese belligerante e non di un paese neutrale in missione umanitaria.

Come si fa ad assumere posizioni mediatiche assimilibili alle trattative con il terrorismo interno? C'è una bella differenza tra i sequestri delle Br e quelli in terra irachena. Palazzo chigi con la sua nota di sfida che io definisco profondamente sbagliata ha deciso di emulare il modo di fare del suo alleato occupante, recando così, a mio parere, un grave pregiudizio alla sorte del sequestrato. Perchè il Presidente Berlusconi non ha scelto la via del silenzio, della moderazione e del prendere tempo?

A ciò si è aggiunto poi lo stesso appello del ministro Frattini che è stato anch'esso, secondo me, improprio e controproducente. Non ci si può presentare alle telecamere di Al Jazira chiedendo la liberazione di Baldoni dopo che il presidente del Consiglio, individuato come nemico dai sequestratori, aveva lanciato una sfida immediata del non "ce ne andremo".

Bastava l'appello dei figli. Invece no. Ma oramai, lo so, rimangono solo le lacrime per piangere. Ma rimane anche la rabbia verso coloro che hanno voluto questa guerra preventiva, verso coloro che l'hanno favorita o giustificata con il pretesto del "dittatore" mettendo a repentaglio gli equilibri delicati di quell'area e facendola sprofondare in un oceano di sangue innocente.

Mandiamo a casa i politici e quei partiti che pensano di essere ad un tavolo di risiko mettendo in gioco le vite degli altri. Via dall'Iraq! Subito! La "coalizione democratica" o "centro-sinistra" escano dall'ambiguità.


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