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NOTIZIARIO del 25
aprile 2004
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25
settembre 2004, ore
8.30-20-00 Risoluzione stragiudiziale delle controversie e gestione d’impresa: nuove prospettive per la conciliazione e l’arbitrato in materia societaria Organizzano CONCILIA, PASCA STUDIO LEGALE MARINARO STUDIO LEGALE Con il patrocinio Consiglio Nazionale Forense, Organismo Unitario dell’ Avvocatura, Unioncamere, Avocats sans Frontières - Italia, Camera Arbitrale di Roma, Associazione Nazionale Magistrati - Salerno e altri
Coordinamento Scientifico Con il patrocinio scientifico Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi di Pisa, Seconda Università degli Studi di Napoli. Con: Avv. Marco Marinaro, Prof. Lisa Maxwell – San Diego State University - U.S.A., Steven P. Dinkin, Prof. Paolo S. Nicosia, Dott. Nicola Giudice, Avv. Monica De Rita, Dott. Mario Pagano, Cons. Dott. Sergio De Felice, Prof. Avv. Modestino Acone, Avv. Michelina Grillo - Presidente O.U.A., Prof. Avv. Maria Angela Zumpano, Prof. Avv. Francesco P. Luiso, Prof. Avv. Fabrizio Criscuolo, Prof. Avv. Francesco De Santis, Prof. Avv. Enrico Minervini, Prof. Vincenzo Maggioni, Prof. Avv. Claudio Preziosi
Conclusioni La gestione del contenzioso presso i Tribunali italiani è notoriamente in grave crisi: enti e aziende che affrontano cause civili ordinarie devono preventivare tempi lunghi, costi elevati e decisioni che spesso sono lontane dal caso concreto e sono soggette a impugnazioni. Risolvere le controversie negoziando con la controparte è certamente preferibile, per risparmiare tempo e denaro e ristabilire relazioni compromesse. Per negoziare efficacemente o si dispone di risorse adatte, potenziate con approfondimenti teorici e pratici, o si chiede l’intervento di terzi neutrali ed imparziali, competenti nella facilitazione di negoziazioni altrui: i conciliatori o mediatori (distinti da giudici conciliatori o arbitri – che comunque giudicano – e mediatori d’affari). I Paesi anglosassoni hanno sviluppato da decenni tale tipo di approccio alla soluzione delle controversie che definiscono ADR - Alternative Dispute Resolution - e che registra tassi di successo elevatissimi: fonti inglesi (ADR Group, Centre for Dispute Resolution) evidenziano l’80-90% di soluzioni raggiunte in tempi brevissimi, da uno a due mesi al massimo, con tassi altrettanto elevati di rispetto degli accordi, perché fondati sulla convenienza reciproca delle parti. Anche in caso di mancato accordo, l’aver partecipato ad un tentativo di risoluzione alternativa porta ad una conoscenza tale della propria controversia, da risultare fondamentale in caso di successivo giudizio. Lo studio della riforma del diritto societario e, quindi, della nuova disciplina dell’arbitrato e della conciliazione stragiudiziale, offre l’occasione per un intenso ed approfondito confronto degli studiosi sulle tematiche delle A.D.R. nel contesto delle sempre più complesse valutazioni gestionali d’impresa. Nuove occasioni di sviluppo economico emergono dal rinnovato e consapevole approccio alla gestione del conflitto sociale o gestionale sia per prevenirlo sia per risolverlo. In tale prospettiva diviene centrale e determinante il ruolo dei professionisti consulenti d’impresa (avvocati, commercialisti, notai, ecc.), come essenziale diviene il ruolo degli organismi di conciliazione, ed in particolare delle Camere di Commercio, e dei conciliatori oltre che delle Camere Arbitrali. ________________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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