NOTIZIARIO del 21 ottobre 2004

 
     

Razzismo : ammissione in video e in voce e' confessione?

Venerdì il sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini ha testualmente dichiarato ai microfoni del TG3 che ha fatto chiudere o impedito l'apertura di alcune moschee perché il suo popolo non vuole moschee a Treviso. "Tolleranza doppio zero" ha concluso il sindaco.

Questa dichiarazione pubblica di Gentilini è l'ammissione di un reato grave, che viola ben 4 articoli della nostra Costituzione che riporto qui di seguito. Perché nessuno lo arresta e lo processa per direttissima?

Vogliamo far nascere una campagna per dare vita a un comitato che si costituisca parte civile in un processo contro questo sindaco che ha ammesso publicamente il suo grave reato? Qualcuno mi può rispondere?

Diego Piccioli

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Art. 20. Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.


In redazione non abbiamo seguito la trasmissione in questione, e quindi non conosciamo le parole esatte e le azioni concretamente messe in opera dal sindaco (ad es. negare i permessi con la sola motivazione indicata).

Nessuno di noi puo' comunque condannare fino a sentenza, onde non esporsi ad accuse di diffamazione.

In caso vi fossero gli estremi di reato, tuttavia, un magistrato che avesse sentito le dichiarazioni dovrebbe procedere d'ufficio, o potrebbe essere un cittadino discriminato a presentare un esposto chiedendo se siano ravvisabili estremi di reato.

Occorre pero' che siano state concretamente lesi i diritti di almeno un cittadino, e che il tutto non si possa ridimensionare come mera dichiarazione politica un po' esagerata ma non connessa ad episodi concreti.

Se mi si puo' passare una battuta - visto che il reato di vilipendio alla bandiera e' stato ridimensionato dopo che Bossi aveva insultato il simbolo nazionale, e che il falso in bilancio e' stato varato il giorno prima di una decisione del tribunale su un caso del premier che e' quindi andato in prescrizione - suggerirei di rimandare a dopo le riforme eventuali esposti, onde evitare che un 'maxiemendamento' modifichi gli articoli costituzionali citati, vanificando tutto.

Rita Guma

by www.osservatoriosullalegalita.org

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