NOTIZIARIO del 02 novembre 2004

 
     

Enti locali : illegalità legale e assenza di controlli

In qualità di capogruppo di minoranza di una lista civica, mi sono trovato il mese scorso in Consiglio Comunale di fronte ad  una delibera di ratifica dal seguente oggetto: Variazione bilancio di previsione esercizio finanziario 2004, mediante storno di fondi.

Ma la delibera e' decaduta, in quanto sono stati superati i 60 gg. previsti dall'art. 42 comma 4  del DLgs n. 267/2000. E' stato fatto rilevare al Sindaco e al segretario comunale che la delibera era decaduta in quanto erano trascorsi i tempi per la ratifica.

Il segretario comunale ha confermato la nullità della delibera di G.C. per decorrenza dei termini e che quindi non poteva essere ratificata. Il Sindaco presidente del Consiglio Comunale, nonostante il parere contrario del segretario comunale,  ha fatto comunque votare la delibera ratificandola.

Esiste qualcuno a cui scrivere per far rilevare questo palese e cosciente mancato rispetto dell'art. 42 del DLgs n. 267/2000 senza ricorrere al TAR come dice il segretario comunale?

Vi è una norma che prevede delle responsabilità degli amministratori per approvazione di atti illegittimi? E' vero che la Bassanini ha eliminato tutti i controlli? E che quindi nessuno è preposto a far rispettare le norme?

lettera firmata

Risponde Flavia Fulvio*:

Nell'attuale sistema normativo, purtroppo, non esistono rimedi per contrastare gli atti palesemente illegittimi adottati dagli enti locali.

Come correttamente affermato dal Segretario Comunale, in assenza di una sentenza di annullamento, l'atto è regolarmente produttivo di effetti, anche se adottato in modo difforme dalle prescrizioni legislative.

L'abolizione dei controlli preventivi di legittimità, avviata fin dagli inizi degli anni novanta e conclusasi con la riforma del titolo V della Costituzione, non è stata accompagnata dall´introduzione di un sistema alternativo per garantire il rispetto del principio di legalità, con la conseguenza che, non di rado, nei Consigli Comunali la forza dei numeri prevale su quella della ragione e del diritto.

Tra l'altro lo stesso rimedio giurisdizionale non sempre è esperibile in quanto il ricorso al TAR avverso una deliberazione per essere ammissibile deve essere presentato da chi vi abbia interesse a ricorrere, e, di tale interesse, per la giurisprudenza prevalente, non sono automaticamente titolari i Consiglieri Comunali.

Attualmente è depositato in parlamento un disegno di legge (DDL n. 2950) che tenta di introdurre dei correttivi. E´ auspicabile che i parlamentari di ogni schieramento prendano coscienza della questione e intervengano per introdurre idonee forme per garantire la legittimità degli atti.

* Coordinatrice nazionale libera associazione segretari provinciali e comunali e membro del comitato tecnico dell'Osservatorio

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