NOTIZIARIO del 21 giugno 2004

 
     

Europa : verso i nuovi trionfi del medioevo moderno
di Salvatore Sanna

Italia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Slovacchia Questi sono i sette paesi che hanno sostenuto la necessità, niente affatto riconosciuta da tutti gli altri, di introdurre un riferimento alle radici cristiane nella nuova Costituzione Europea.

Nel momento in cui il mondo assiste con orrore e senza strumenti di possibile intervento, allo scempio dell'umanità, sollecitata nei suoi istinti bestiali e nella promozione allucinante di manie di potere demenziali, che trovano le loro radici nella non verità di un confessionalismo ed integralismo religioso, sorretto da capi religiosi e da approfittatori deliranti e spietati, l'Europa ha dato una risposta storica di cultura, di equilibrio razionale e di speranza di libertà critica e di approfondimento intellettuale a tutti coloro che , alcuni forse in buona fede, ma troppi con malcelata ipocrisia di potere, volevano rinnovare inutili lacerazioni confessionali.

L'Europa non sarà chiamata a firmare accordi concordatari che invece di garantire una superflua superiorità di fede, servano poi per mortificare la parità dei diritti. La costituzione Europea non potrà essere utilizzata per sostenere implicitamente o addirittura esplicitamente, nel nome di presunte verità non dimostrabili e nel falso nome della difesa della libertà, una legislazione che serva poi al contrario per prevaricarla, con l'imposizione di proibizioni e di divieti in luogo di far crescere e maturare la responsabiltà delle scelte consapevoli.

L'Europa non potrà essere utilizzata per creare condizionamenti a base confessionale che finiscano per favorire serbatoi di voto politico a favore di distinzioni, di privilegi o di centri di interesse particolare, economici e politici, costruiti su pretese distinzioni religiose non necessarie, ma troppo spesso di fatto funzionali ad accordi di reciproco vantaggio in pregiudizio di altri.

L'Europa sarà chiamata a giudicare sul piano anche internazionale fatti e comportamenti che saranno in grado di denunciare da sè l'appartenenza a convincimenti profondi di lealtà e trasparenza nei confronti della giustizia , della legalità, dell'onestà, dell'uguaglianza, della libertà, della solidarietà e di tutto quel resto che continua a mancare dovunque, al di là delle appartenenze, dei credo religiosi e delle dichiarazioni di verità.

Se l'umanità vuole crescere deve cominciare ad innamorarsi della religione dell'uomo, calato finalmente nel suo vissuto quotidiano, che trova la ragione dei suoi atti nelle proprie istanze etiche e vorrei dire estetiche, nei nuovi Trionfi del futuro, piuttosto che nel paravento di mistificazioni impescrutabili.

La nuova Costituzione Europea non contiene tutto questo , ma contiene molti altri valori di convivenza pacifica e costruttiva, intorno ai quali bisognerà adoperarsi per far fiorire al più presto contenuti di scambio e di partecipazione, di solidarietà sociale ed economica , contributi di collaborazione e di impegno, gli unici che, se impostati su una larga base internazionale, potranno servire anche a fronteggiare i periodi di crisi economica grave come quello che stiamo attraversando, di risorse e di valori.

In attesa che qualcuno dei nostri "occulti e silenziosi parlamentari europei " ce ne fornisca finalmente una copia, che sostituisca a pieno titolo, gli inutili commenti critici che diventano pregiudiziali, gratuiti e prevenuti rispetto al testo vero e proprio, questo riportato in calce è il preambolo.

TRATTATO CHE ISTITUISCE UNA COSTITUZIONE PER L’EUROPA - PREAMBOLO
La nostra Costituzione ...si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani di pochi, ma dei più. (Tucidide 11,37)
Consapevoli che l'Europa è un continente portatore di civiltà; che i suoi abitanti, giunti in ondate successive fin dagli albori dell'umanità, vi hanno progressivamente sviluppato i valori che sono alla base dell'umanesimo: uguaglianza degli esseri umani, libertà, rispetto della ragione; Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa, i cui valori, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società il ruolo centrale della persona, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e il rispetto del diritto;
Convinti che l'Europa, ormai riunificata, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi; che vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;
Persuasi che i popoli dell'Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino; Certi che, "unita nella diversità", l'Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;
Riconoscenti ai mèmbri della Convenzione europea di aver elaborato la presente Costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d'Europa,
[I quali, dopo avere scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni che seguono:....]
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