NOTIZIARIO del 29 dicembre 2004

 
     

L'Unita': cosa sta succedendo
di red

Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione della societa' NIE, che edita "l'Unita'", ha esaminato il nuovo piano editoriale per il rilancio del giornale chiesto alla direzione. Nel frattempo partiva la campagna d'attacco.

Mentre 'Il Giornale' del 27 dicembre titolava un articolo critico "'L'UNITA'' d'assalto in crisi di coppie e di idee", Il Riformista del 24/12/04 definiva il piano "un non piano", e scriveva:

"... Se infatti una ricerca commissionata a suo tempo alla Swg aveva impietosamente certificato come il calo delle vendite fosse dovuto al 'riflusso' dei movimenti e alla percezione di una eccessiva faziosita' del giornale, Colombo e Padellaro l'hanno interpretata come una spinta non a cambiare, ma a perseverare: la ripresa dell'ultima settimana (quando la soglia critica delle sessantamila e' stata nuovamente distanziata di circa tre o quattromila copie) dimostrerebbe infatti a giudizio della direzione che la linea radicale sui casi Previti e Dell'Utri, nonche' l'appello a tutta (prima) pagina per una nuova manifestazione a Piazza San Giovanni, paga e paga bene. Argomenti che non hanno convinto il Cda, che si e' riservato di assumere le decisioni necessarie dopo le feste...."

La situazione e' cosi' riportata da 'Il Corriere della Sera' di oggi, che titola: "Basta antiberlusconismo" Bocciata la linea di Colombo ma la redazione fa quadrato:

...."A febbraio Piero Fassino sarà riconfermato segretario e per allora al timone del quotidiano fondato da Gramsci potrebbe esserci un nuovo direttore, più riformista o comunque meno radicale. «Un Colombo senza gli eccessi di Colombo» si mormora nei dintorni della segreteria Ds. La redazione minaccia barricate.... il 23 dicembre Marialina Marcucci, presidente del Cda della Nuova iniziativa editoriale che ha rilevato il giornale dalla Quercia, ha bocciato la mission della nuova Unità : antiberlusconismo senza «inutili asprezze» e mobilitazione di piazza". ....Colombo e Padellaro appuntano quanto segue: «Accresciuta pressione dei vertici Ds sui contenuti politici del giornale. Frequenti polemiche tese a contestare l'autonomia politica sulla base del finanziamento veicolato dai gruppi parlamentari Ds». Il portavoce di Fassino, Roberto Cuillo, assicura che «mai la segreteria ha fatto pressioni sul Cda dell'Unità e mai le farà». Ma Fabrizio Morri, che della segreteria fa parte, dice di più: «Non escludo che Fassino abbia fatto sapere al Cda il suo punto di vista, d'altronde il cambio di direzione è maturo da un anno». Il Cda sta sfogliando la rosa dei papabili ma la Marcucci, raggiunta al cellulare, nega: «Cambio di direzione? Non so di cosa stia parlando, è come se non mi avesse trovata»."

La posizione della redazione e' espressa da L'Unita' del 27/12: "i giornalisti de l'Unità non comprendono l'atteggiamento del Cda che liquida, minimizzandolo, un lavoro ricco di spunti. Non si tratta di prendere o lasciare, ma di confrontarsi nel merito delle proposte avanzate, suggerendone, nel caso, anche altre. Se lavoro di rilancio deve essere, le idee e le proposte della direzione del giornale devono fondersi con un chiaro e ben definito piano editoriale elaborato dall'Azienda Nie. Su questo terreno, e solo su questo, i giornalisti de l'Unitàsono pronti a confrontarsi e ad offrire il massimo di collaborazione.
Ma se la discussione intorno al piano - e riportiamo un timore emerso dall'ampia maggioranza dei redattori - dovesse nascondere altri obiettivi, il Cdr e la redazione saranno determinati nell'attivare tutte le forme di lotta a tutela della loro autonomia e dell'indipendenza della testata rispetto all'influenza di entità esterne che nulla hanno a che fare con la proprietà e gli assetti societari del giornale, e che quindi non possono determinare linee editoriali, cambi di direzione e scelte giornalistiche".

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