Sembra ieri : Natale dal 1944 ad oggi
a cura di Mauro Giannini

2003 - 24 dicembre - Il governo francese, informato dalle autorita' americane di un attentato, fa annullare sei voli dell'Air France fra Parigi e Los Angeles; nello stesso giorno la polizia spagnola annuncia di aver sventato un attentato dell'ETA che avrebbe fatto saltare un treno in una stazione di Madrid alla vigilia di Natale.

2002 - Natale - La conclusione del piano di pace del quartetto (USA, ONU, Russia e UE) viene incontro ai palestinesi, ma impone all'Autorita' Nazionale Palestinese di mettere fine agli attacchi verso Israele e lanciare riforme piu' serie.

1999 - 24 dicembre - I militari prendono il potere in Costa D'Avorio ed annunciano la destituzione del presidente Henri Konan Bédié, l'abolizione della Costituzione e lo scioglimento di Assemblea Nazionale e Corte Suprema.

1994 - Natale - Quattro terroristi islamici dirottano ad Algeri un Airbus dell'Air France con 172 persone a bordo. Cinque persone vengono uccise dagli estremisti. Il giorno 26 le forze speciali riescono ad avere la meglio sui terroristi, che vengono uccisi nell'assalto al velivolo.

1989 - 24 dicembre - Il generale Noriega, ricercato dalla giustizia americana, si rifugia presso l'ambasciata del Vaticano a Panama e chiede asilo politico.

1986 - 24 dicembre - Dopo Shanghai, gli studenti cinesi manifestano a Pechino per la democrazia.

1961 - Natale - Nel bar di una citta' del Nord Italia appare un cartello: "vietato l'ingresso a cani e ai meridionali".

1959 - 24 dicembre - Incidenti antisemiti si verificano a Colonia.

1944 - Natale - Mentre molti muoiono nei campi di concentramento nazisti o vengono uccisi per rappresaglia nei vari paesi d'Italia avolte con vere e proprie stragi, nel suo radiomessaggio per gli auguri natalizi, il Papa Pio XII ammonisce che "nessuno certamente pensa di disarmare la giustizia nei riguardi di chi ha approfittato della guerra per commettere veri e provati delitti di diritto comune ai quali le supposte necessità militari potevano al più offrire un pretesto, non mai una giustificazione", ma ove una presunta giustizia dei vincitori "presumesse di giudicare e punire, non più singoli individui, bensì collettivamente intere comunità" ne risulterebbe "una violazione delle norme che presiedono a qualsiasi giudizio umano" e una "ingiustizia su cui nessuna vera pace potrebbe fondarsi".

Lo speciale pace e diritti

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