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NOTIZIARIO del 17
settembre 2004
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Nucleare
: USA accusa Teheran che risponde " bugie " Il governo iraniano potrebbe decidere di estendere il processo di arricchimento di uranio. "Non rifiuto la possibilita' di considerare la continuazione della sospensione per un uno o due mesi supplementari, ma questo sara' deciso dai politici" ha detto Hossein Musavian, capo delegazione dell'Iran presso l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica dell'ONU. Un diplomatico occidentale ha detto che gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia sarebbero d'accordo sulla bozza di risoluzione dell'IAEA che invita Tehran a sospendere immediatamente tutte le attivita' collegate al suo programma di arricchimento dell'uranio, che comincera' molto presto. Teheran si era era accordata con Gran Bretagna, Germania e Francia a congelare l'anno scorso le attivita' di arricchimento e non le ha ancora riprese. Ha solo rimesso in funzione i suoi acceleratori di particelle, ma questo ha destato allarme in Europa, in USA e in Israele. A Bruxelles, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno discusso la scorsa settimana con gli altri ministri degli esteri europei della risoluzione sull'Iran presentata all'agenzia internazionale dell'energia atomica. Il ministro degli esteri tedesco Fischer ha dichiarato di temere che "il governo iraniano stia sottovalutando il problema" ed ha detto di sperare in un ritorno al tavolo dei negoziati "altrimenti potremmo arrivare ad una situazione molto seria". Un comunicato USA ha dichiarato ieri che fotografie satellitari di un luogo industriale nucleare ritenuto sospetto in Iran - Parchin - mostrerebbe installazioni atte a sviluppare le armi atomiche, ma una dichiarazione di Tehran ha ricusato i sospetti come "nuova bugia" ed ha rilevato la strana coincidenza fra la data dell'accusa e quella delle decisioni ONU. "Questa e' una nuova bugia, come le ultime 13 bugie basate sui rapporti di notizie che si sono rivelati essere false" ha detto Hossein Mousavian. Gli USA hanno anche accusato la stessa Agenzia Atomica di aver soppresso le informazioni su Parchin nel suo ultimo rapporto sull'Iran - una accusa rigettata dall'IAEA. David Albright, un ex ispettore americano di armi che dirige il "pensatoio" dell'istituto per la scienza e la sicurezza internazionale, ha detto di non essere d'accordo che le foto di Parchin dimostrino chiaramente l'intenzione di costruire armi. Inoltre ha detto che l'Agenzia atomica aveva chiesto di controllare Parchin ma era stata ignorata. Mousavian ha detto: "non hanno chiesto di vedere il luogo, ma siamo pronti a cooperare con l'IAEA", se desiderano andarci. Richiesto se ci fosse stata una richiesta su Parchin, il portavoce dell'Agenzia ha detto soltanto che "se ne stava discutendo". Tuttavia, i diplomatici a Vienna hanno confermato che l'agenzia aveva chiesto di andare sul luogo ma non aveva ricevuto risposta. Gli USA hanno sempre espresso la convinzione della volonta' di Teheran di costruire la bomba ed hanno cercato di trovarne le prove e fermare l'Iran, in questo esortati da Israele, che si vede obiettivo del potenziale ordigno. I due Paesi mediorientali - ebraico e islamico - si erano anche scambiati minacce rispettive a difesa delle proprie installazioni nucleari. Il portavoce del ministero degli affari esteri Hamid Reza Assefi ha dichiarato che "Se l'esigenza e' che noi non indirizziamo la tecnologia nucleare a fini pacifici, questo aspetto viene meno, perche' noi gia' attendiamo a tale obiettivo". Un mese fa l'opposizione iraniana in esilio, il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana accuso' il regime iraniano di non collaborare con l'agenzia atomica internazionale e di tentare di allungare i tempi e commento' che Francia, Gran Bretagna e Germania, invece di dialogare con l'Iran ed offrire collaborazione per il nucleare civile, avrebbero dovuto denunciare il tutto al Consiglio di sicurezza dell'ONU. La scorsa settimana oppositori del regime di Teheran avevano dichiarato che "e' tempo di cambiare questa politica. Doveva esser una politica di 'impegno costruttivo'" ma "e' stata anche controproducente, perche' ha dato la possibilità ai mullah iraniani di spargere maggiormente il terrore in Iran e all'estero". Quindici giorni fa Teheran annuncio' l'arresto di diverse "spie", dichiarando che alcune di esse avevano trasmesso a Stati esteri informazioni sul programma nucleare iraniano, dicendosi convinta che "l'America controlla questi gruppi". L'ayatollah
Ali Khamenei pochi giorni fa ha chiesto al mondo musulmano di essere unito
e resistere all'aggressione in atto contro l'Islam. Il religioso iraniano
ha definito gli USA una "chiara manifestazione del male", accusando
anche i governi arabi di rimanere 'in silenzio' di fronte allo scontro
in atto. L'unica notizia positiva sono le anticipazioni del rapporto sulla ricerca di armi di distruzione di massa in Iraq. Una situazione analoga a quella che vede di fronte Iran e USA si era gia' presentata prima della guerra in Iraq. In quell'occasione l'Agenzia Atomica non aveva subito accuse dagli Stati Uniti, ma Cheney aveva definito ridicole le affermazioni dell'IAEA sull'assenza di armi nucleari nel Paese. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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