NOTIZIARIO del 06 settembre 2004

 
     

Beslan : lutto e proteste , mostrati in TV tre terroristi arrestati
di Mauro Giannini

Oggi e domani tutta la Russia ricordera' i bambini di Beslan con due giorni di lutto nazionale. Le fonti ufficiali parlano di 335 vittime per quello che e' un bilancio solo provvisorio, ma nel solo obitorio dell'ospedale di Vladikavkaz i giornalisti hanno contato 394 corpi, cui vanno aggiunti quelli delle altre morgue e i quasi 200 dispersi. Secondo altre voci i morti sarebbero 460. Solo ora, poi, si sa che nella scuola vi erano 1147 persone fra cui centinaia di bambini.

A ciascun funerale partecipano centinaia di persone: nella cittadina di meno di 40000 abitanti praticamente ogni famiglia e' stata toccata dalla strage. Secondo i dati ufficiali, i feriti sono 447, dei quali 200 bambini e 93 in pericolo di vita. Un gruppo di feriti - per la maggior parte bambini - e' stata trasferita a Mosca, data la gravita' delle ferite. Poco chiaro il numero dei terroristi che hanno agito a Beslan. Ieri le autorità parlavano di 30, poi di 26, ora si parla di 32.

Nella scuola della tragedia e' cominciata una sorta di pellegrinaggio, senza parole ma con molte lacrime. La Croce Rossa Russa si e' appellata alla comunita' internazionale per aiutare le famiglie delle vittime e i superstiti. Il governo russo si sobbarchera' la spesa dei funerali e dell'aiuto alle famiglie, ma a Beslan il dolore si mescola alla rabbia: in tanti temono che la strage sia stata resa possibile da un basista locale, che ha nascosto armi ed esplosivi nella scuola approfittando di recenti lavori.

La rabbia e le proteste sono dirette alle autorita' locali e federali. Fra le prime il presidente dell'Ossezia del Nord Alexander Zazokov viene considerato dalle famiglie delle vittime responsabile di non aver trattato con i terroristi, mentre a Vladimir Putin ed ai suoi ministri vengono rimproverate soprattutto le bugie e le mistificazioni.

Zhazokov ha chiesto scusa: "Sono pienamente consapevole delle mie responsabilità, mi scuso per non essere stato capace di proteggere i bambini, gli insegnanti, i genitori". Ancor prima il ministro degli interni osseto, Kazbek Dzantiyiev, aveva affermato: "Non ho più alcun diritto ad occupare il mio posto, come responsabile politico e come uomo", ma le sue dimissioni sono state respinte.

Ma le polemiche non si fermano in Ossezia: l'Unione Europea, attraverso il suo presidente pro tempore, l'olandese Bernard Bot, ha chiesto a Putin "spiegazioni" su quanto accaduto in Ossezia del Nord. Dopo la reazione di Mosca e il cambiamento di tono del rimprovero, anche Romano Prodi, ha detto che e' giusto chiedere chiarimenti a Mosca e che lo fara' - dopo questi primi momenti di dolore - seppur "in maniera amichevole".

Le autorita' russe hanno intanto dato notizia dell'arresto di un presunto terrorista, diffondendone le immagini, nelle quali l'uomo dice di non aver sparato e chiede di essere lasciato vivo. Il procuratore Serghey Fridinsky ha spiegato che l'uomo si sarebbe confuso con gli ostaggi al momento di lasciare la scuola.

Stando alle informazioni ufficiali, i fermati sarebbero tre, tra cui una donna, e - secondo il portavoce della polizia osseta, Ismel Chalov - "avrebbero ammesso le loro responsabilità". La frontiera dell'Ossezia del Nord resta chiusa nel timore che altri terroristi tentino la fuga.

L'opinione pubblica si è divisa tra interventisti e contrari ma quel che certo e' che la gestione della crisi e' stata fallimentare, secondo molti esperti militari. Una situazione gia' verificatasi due anni fa con il blitz delle teste di cuoio al teatro Dubrovka, che produsse 129 morti su un totale di 800 ostaggi.

Ieri il presidente Putin ha parlato alla nazione in diretta televisiva, con un discorso che e' stato seguito in tutto il Paese. "Siamo stati deboli - ha dichiarato - e i deboli hanno perso". Ha poi riconosciuto che sono state sottovalutate le complicazioni e i pericoli del processo destabilizzante dovuto all'implosione dell'Unione sovietica, ma facendo appello all'unita', ha chiesto di non cedere ai ricatti del terrorismo.

Secondo alcuni analisti, si annunciano nuove leggi sul culto islamico e sui media, colpevoli di aver condannato Putin per il comportamento del governo durante l'attacco.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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