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NOTIZIARIO del 05
agosto 2004
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USA – Europa: una sfida di qualità Perché l’Europa rappresenta una sfida urgente che ci riguarda direttamente? Per capirlo bisogna osservare il contesto internazionale: gli Stati Uniti oggi, la Cina e l’India domani, hanno tutti dimensioni tali che rendono le singole nazioni europee politicamente irrilevanti. In futuro le Unioni Continentali saranno le istituzioni politiche di riferimento non solo nei rapporti esterni ma anche nella gestione sociale. E c’è di più. Gli Stati Uniti, l’interlocutore più vicino all’Europa, hanno sviluppato un diverso modello di società. Un modello più liberista, centrato sulla libertà di mercato e nel quale lo Stato svolge un ruolo marginale. In Europa vige invece lo Stato Sociale, punto di equilibrio tra Stato e mercato e strumento di distribuzione della ricchezza. Uno Stato Sociale che con diverse sfumature, si occupa anche di assistenza sanitaria, lavoro, pensioni, educazione e di alleviare i fallimenti di mercato. Lo Stato Sociale è un elemento chiave perché dimostra una diversa idea di progresso tra Europa e USA. Negli Stati Uniti si ritiene che sia il mercato a garantire sviluppo: più si produce ricchezza, più cresce il benessere per tutti. Si ritiene che il mercato sia in grado di distribuire equamente le risorse senza significativi interventi pubblici. La priorità assoluta della politica è quindi garantire la massima competitività del sistema. La sfida intrapresa in Europa è molto più complessa di quella statunitense. E’ infatti relativamente semplice affidarsi al mercato rispetto al promuovere politicamente uno sviluppo armonico tra esigenze di mercato e garanzie sociali. In Europa il grado di giustizia sociale è ancora un indicatore del livello di sviluppo e parte integrante del ruolo della politica. Lo Stato Sociale non è visto come una palla al piede ma un elemento qualitativo del nostro modello di società. I due diversi modelli, sono correlati a due diversi concetti di benessere e tipologia di cittadino. Oltre Atlantico un cittadino individualista in perenne competizione, materialista e che persegue la libertà intesa come gamma di diritti e scarsi doveri. Un concetto di benessere individuale che si riduce al potere di acquisto e quello di società alla potenza economica. In Europa un cittadino che vive la propria responsabilità sociale non come un vincolo alla propria libertà individuale ma come valore aggiunto della sua dimensione di cittadino. Un concetto di benessere sempre più sinonimo di qualità della vita in senso ampio, dove a considerazioni economiche si affiancano considerazioni sociali e morali. In Europa una società forte ed organizzata è vissuta come garanzia di qualità della democrazia. Ma oggi il punto non è schierarsi su posizioni più o meno filo statunitensi. La sfida europea di trovare un migliore equilibrio tra competizione e cooperazione, tra pubblico e privato, è del tutto aperta. Lo scontro tra esigenze economiche di competitività ed esigenze sociali di giustizia, è un cantiere giustamente mai chiuso dove la dialettica democratica tra le parti asseconda l’evoluzione della nostra società. Ma se vogliamo che questa evoluzione sia il frutto della nostra cultura, se vogliamo uno Stato Sociale anche diverso, ma coerente con la nostra storia sociale, allora il processo di unione politica e sociale europea deve essere completato al più presto. Di fronte alle Unioni Continentali, gli Stati Nazione non sono più in grado di garantirci la libertà di disegnare il nostro futuro. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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