NOTIZIARIO del 20 marzo 2004

 
     

Berlusconi, Calderoli, Fini e Follini
Chi la dice piu' grossa

di Rita Guma

Nella casa delle liberta', forse emuli del premier Silvio Berlusconi, si e' scatenata ormai la gara a chi la dice piu' grossa.

Dalle critiche alla scelta di Zapatero di ritirare le truppe spagnole dall'Iraq il 30 giugno ai commenti di oggi sulla manifestazione della pace di Calderoli, Fini e Follini, e' tutto un nonsense, se ci si pensa solo un minuto. E questo limitandoci alle uscite sulla pace e il terrorismo.

Zapatero si piega al terrorismo, e' stato detto. Ma Zapatero rifiutava la guerra e l'occupazione e parlava di pace ben prima che si verificasse l'attentato di Madrid. Se oggi si piegasse a non ritirare le truppe dall'Iraq per non "darla vinta ai terroristi" cambierebbe l'idea sua e del suo partito ed allora si' che si farebbe condizionare dagli attentati di Madrid.

"Con marce del genere si favorisce solo il terrorismo", ha dichiarato oggi il coordinatore della Lega e vicepresidente del Senato, Calderoli commentando la manifestazione della pace a Roma. Originale ossimoro: la marcia contro la violenza favorisce la violenza. La fantasia nella Casa delle liberta' non ha limiti!

Ed infatti rincara il leader dell'Udc Follini: "Non si può pensare che i nemici siano oltre Atlantico o a Palazzo Chigi più che nelle caverne afgane".

Prima di tutto il popolo della pace non ha nemici, perche' non e' in guerra, non ama la violenza, mette all'indice i comportamenti, non le persone. Se poi c'e' una persona che decide di farsi condizionare in ogni scelta politica da ragionamenti e scopi bellici, allora quella persona si identifica (ma e' lui a farlo) con i comportamenti messi all'indice.

Nessuna persona in buona fede puo' pensare che uno che spara sui civili inermi sia migliore o peggiore se e' nato a Washington o a Baghdad. E' un fatto pero' che chi preme il grilletto a Washington la fa franca e amministra pure i frutti della guerra e chi preme il grilletto a Baghdad viene chiamato terrorista, ricercato anche in casa sua ed imprigionato senza diritti.

La stessa obiezione vale per Fini, che ha affermato che i manifestanti "sono contro l'Occidente". Frase rivelatrice, per giunta, di una visione neocolonialista della questione.

Pero' non si puo' non rilevare che non sono state le marce della pace a far crescere il terrorismo in occidente, ma che una crescita delle sue manifestazioni di maggiore o minore portata e di tante matrici si e' avuta da quando alcuni governanti sono andati al potere.

Con la stessa logica che li spinge a chiedere la soppressione delle manifestazioni di pace, allora, costoro dovrebbero dimettersi.

E se questa fosse una sciocchezza, lasciatene dire una anche a me...

by www.osservatoriosullalegalita.org

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