NOTIZIARIO del 13 marzo 2004

 
     

Truffa alla borsa della vita.
di Rico Guillermo

I servizi segreti spagnoli sono convinti che la pista giusta sia al 99% quella islamica, anche se il governo - nella persona del ministro degli Interni - insisteva nella sua versione che si trattasse dell'ETA.

La posta in gioco e' elevatissima, e poiche' non c'e' ragione per pensare che i servizi segreti siano politicamente schierati con la sinistra (sarebbe un'anomalia) si deve pensare che sia il governo a non raccontarla giusta.

E' questa l'impressione che ne trae l'osservatore comune, ed a Madrid, nelle stanze del governo, devono essersi resi conto che l'ostinazione sulla tesi basca avrebbe potuto essere un boomerang. Ecco allora una nuova tesi: non si esclude una collaborazione fra gruppi terroristici.

La tesi e' bellissima, e potrebbe essere fondata se non apparisse una scappatoia tirata fuori ob torto collo per giustificare i tanti indizi che riconducono ad Al Qaeda e le tante incongruenze fra il metodo usato negli attentati ed i soliti metodi dell'ETA.

A corroborare tale nuova versione giungono "voci" da non meglio identificate fonti ONU su un prossimo documento delle Nazioni Unite che dovrebbe condannare esplicitamente l'ETA mentre fino ad ora aveva fatto una condanna generica.

La notizia sembra incredibile: perche' l'ONU dovrebbe sbilanciarsi ad attribuire una paternita' certa laddove tante autorevoli fonti (Europol, la CIA, i servizi segreti spagnoli, i diversi analisti esperti in terrorismo e politica internazionale) non hanno alcuna certezza e, semmai, propendono sempre piu' per la pista islamica?

Queste voci appaiono sempre piu' come i rumors creati ad arte per far salire un titolo in borsa, come accaduto con la Bank of America nel caso Parmalat in USA. Qui si tratta di far salire (o non far scendere) un titolo elettorale, una percentuale di voto, una fetta di potere.

Non a caso il ministero degli esteri spagnolo sembra abbia diffuso una nota in cui invitava le ambasciate a ritenere e dare per certa la paternita' dell'ETA negli attentati.

Insomma, vorrei sbagliarmi, ma si ha tanto l'impressione di assistere ad una truffa alla borsa della vita e della morte.

E, ricordando le "informazioni" fornite sulle armi di distruzione di massa prima della guerra in Iraq, non sarebbe neppure la prima volta.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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