NOTIZIARIO del 13 marzo 2004

 
     

Le Idi di marzo spagnole
di Mara Muscetta

La ragione per la quale Aznar - pur senza mai nominarla - ha lasciato che si parlasse soprattutto dell'Eta come responsabile della strage di Madrid é stata la forza di"rassemblement" di tutta la nazione spagnola, unita contro la lotta armata degli indipendentisti baschi.

La gente ispanica nel 1997 aveva sfilato compatta contro il terrorismo quando venne trucidato il consigliere municipale Blanco di San Sebastiano, e aveva guardato con favore alla linea dura di Aznar.

Anche in Francia il pericolo che Le Pen potesse diventare Presidente della Repubblica aveva suscitato un'analoga reazione repubblicana, e la compatta adesione della sinistra a favore di Chirac, nell'aprile 2002.

Ora, di fronte alla politica economica della destra francese quella unanimità repubblicana che si é conservata fino al 2003, anche grazie al netto rifiuto di entrare in guerra accanto agli USA, non esiste più. I disastri sono troppo numerosi: deficit dei conti, licenziamenti a tutto spiano, delocalizzazioni produttive, caduta in picchiata della assistenza sanitaria pubblica. Ora c'é la resa dei conti. E vedremo alle prossime elezioni regionali francesi quali saranno le reazioni dell'elettorato.

Per Aznar si tratta ora di arrivare domenica alla verità senza veli: due sono infatti le risposte attese dalle urne:
1) E stata giusta la sua politica di adesione a Bush, e alla partecipazione guerra in Iraq, contro l'avviso del popolo spagnolo, radicalmente contrario?
2) E la politica del braccio di ferro perseguita nei confronti dell'Eta, non rischia di far nascere una micidiale alleanza tra "schegge impazzite" dei giovani, e i fondamentalisti islamici?

Le inchieste del giudice Garzon potrebbero avvalorare quest'ipotesi, nel senso che si potrebbero scoprire delle alleanze di tipo nuovo fra elementi giovanili dell'Eta, irritati per essere stati messi nell''angolo, ed Al Qaeda, le cui cellule in sonno avrebbero trovato elementi locali disposti ad aiutarle.

Allora gli Spagnoli potrebbero porsi molte domande, non solo sul modo con il quale il governo é intervenuto nella guerra in Iraq, ma anche sulla sua effettiva capacità di trovare efficaci soluzioni politiche al problema basco, nonché delle soluzioni di intelligence per prevenire gli attentati.

E tutti i Paesi che hanno sostenuto la guerra si dovranno interrogare sul perché gli USA - pur dicendosi paladini della lotta al terrorismo - siano andati a fare la guerra all'Iraq abbandonando l'Afganistan al predominio delle tribù locali, alleate alla criminalità organizzata per il commercio dell'oppio, fonte principale di finanziamento per il terrorismo, e non abbiano prima stroncato questa pericolosissima connivenza. Stupisce infatti che solo ora la cosiddetta "Intelligence" ne abbia preso consapevolezza, scoprendo la rete indiana operativa in Afganistan.

In Italia la reazione emotiva alla morte dei carabinieri a Nassiryia é stata condivisa da tutto il Paese.

Ora però sappiamo anche perché sono morti quegli uomini, quando, sul luogo dell'attentato, spunta la foto della raffineria di petrolio, proprio lì dove ci sono i pozzi per i quali l'Eni aveva stipulato il contratto con Saddam.

Dopo l'ora del lutto e del dolore suonerà anche per l'Italia l'ora della verità: alle elezioni europee.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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