NOTIZIARIO del 10 marzo 2004

 
     

Europa si', Europa no
Dialogo, frattura, diversita'

di Rico Guillermo

Febbrili trattative al di qua della Manica e al di la' dell'Egeo. La presidenza irlandese sta cercando di far quadrare il cerchio sulla Costituzione europea ipotizzando un principio di voto della doppia maggioranza che piace alla Germania ma potrebbe non essere ancora sufficiente per Polonia e Spagna.

L'idea e' che per l'approvazione di una decisione occorra una maggioranza del 55% dei voti degli stati membri ma col vincolo che essi rappresentino il 55% della popolazione dell'Unione e, per andare incontro ai due Stati piu' riluttanti, si prevederebbe di far slittare il nuovo sistema di voto al 2010.

Si parla poi nuovamente del possibile ingresso della Turchia nell'Unione, e gia' divampano le polemiche. La Commissione attende invece la normale scadenza per la consegna del suo rapporto sulle possibilita' che quel Paese ha di allinearsi agli standard europei che il governo turco ha dato mostra di voler raggiungere sia con la recente abolizione della pena di morte, sia con la collaborazione offerta nel caso cipriota.

Nonostante questo sforzo, e nonostante il positivo impulso dato dall'intervento del segretario generale dell'ONU Khofi Annan, l'unificazione di Cipro appare invece in fase di stallo per nuove incomprensioni fra Greci e Turchi locali.

Ma non sono questi gli unici problemi dell'Unione. Continuano infatti i timori riguardo all'immigrazione extracomunitaria cui guardano invece con favore Irlanda, Svezia e Lussemburgo e con preoccupazione i governi italiano e greco. Da un recente sondaggio promosso dalla Commissione a livello europeo e' emerso che oltre il 50% dei cittadini UE pensa che l'Europa abbia bisogno degli immigrati in alcuni settori dell'economia.

L'80% degli intervistati ritiene pero' necessario rafforzare i controlli alle frontiere, anche se il 66% e' favorevole alla parita' dei diritti e dei doveri con gli immigrati regolari ed addirittura il 90% vede con favore un reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie sulla tutela dei figli, sui divorzi e sugli accordi economici.

Preoccupazione anche per l'immigrazione interna, dato che fra gli attuali membri dell'Unione e quelli dei nuovi Paesi aderenti esistono alcune differenze in termini di nascite, occupazione, tenore di vita e criminalita'. In particolare i Paesi dell'est sono accusati proprio in questi giorni di servire da transito per il commercio di ogni tipo di merce contraffatta, con danno economico per l'Unione.

A questo problema si e' tentato di porre un freno proprio ieri, con l'approvazione all'europarlamento di una nuova normativa sulle falsificazioni. La direttiva difenderà i diritti della proprieta' intellettuale ma saranno punibili solo le azioni commesse su scala commerciale per ottenere profitti. Agli autori dei traffici potranno essere comminate multe e sanzioni amministrative e chiesti i danni dalle vittime dei falsi, mentre le autorita' potranno ordinare il ritiro e la distruzione delle merci.

Continua l'allerta sul terrorismo. La discussione sull'inserimento dei dati biometrici nei passaporti e soprattutto sulla necessita' di provvedere all'aggiornamento tecnologico conseguente di aeroporti internazionali e posti di frontiera, si scontra con l'urgenza richiesta dagli USA. In questi mesi si sono moltiplicati in Europa gli atti terroristici, quasi tutti pero' a sfondo locale, eccetto l'invio di pacchi incendiari che vide come destinatari oltre a Romano Prodi, gli uffici del parlamento europeo ed Eurojust.

Gli sguardi si concentrano adesso sulla Grecia che, a pochi mesi dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, e' in stato di massima allerta ed ha predisposto imponenti misure di sicurezza. Si tratta infatti delle prime olimpiadi dopo l'11 settembre e molti non dimenticano le Olimpiadi di Monaco funestate dai terroristi che mostrarono il "lato debole" di una manifestazione di concordia e cooperazione sportiva.

Ma non tutte le violenze vengono dai terroristi. Medici senza frontiere non nasconde di sospettare le autorita' russe per la scomparsa, avvenuta venti mesi fa al confine della Cecenia, del volontario olandese Erkel e per il blocco delle relative indagini. L'organizzazione di volontariato internazionale ha chiesto alla commissione UE di fare pressioni per la liberazione del volontario durante l'incontro fra i vertici UE e le autorita' russe che avverra' domani.

La pace e l'ambiente Il problema dell'inquinamento, delle fonti energetiche e dei rifiuti sono molto sentiti al di qua ed al di la' dell'Atlantico. Mentre il Pentagono rivelava l'impatto sugli equilibri mondiali previsti a causa delle mutazioni climatiche indotte dalla dissennata politica ambientale, l'Unione europea predisponeva un nuovo strumento informativo sulle sostanze contaminanti prodotte dalle industrie europee e sulle procedure di smaltimento dei rifiuti tossici.

E proprio intorno a questi temi i Verdi hanno scelto di condurre una campagna comune nei venticinque stati dell'Unione proponendosi come primo vero partito europeo mentre il PPE si divide ed il centrosinistra non chiarisce come si collocheranno al parlamento europeo i nuovi gruppi che si presenteranno alle prossime elezioni. I temi ambientali sono tuttavia poco sentiti nei nuovi Stati nei quali infatti i Verdi godono di pochi consensi.

Differenze sostanziali di sensibilita' e approccio al tema anche nei diversi Paesi dell'Unione: mentre in Italia e' di ieri la maxiinchiesta sul fenomeno delle discariche abusive di rifiuti tossici, in Svezia si sperimentano nuove soluzioni che porteranno alla pressocche' totale scomparsa dei rifiuti, convertiti in carburante per i mezzi pubblici e per altri usi.

Fra i tanti progetti roboanti in altri campi, c'e' da chiedersi se infine saranno i rifiuti a mandare avanti l'Europa del futuro.

by Bollettino Osservatorio

_____________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE