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NOTIZIARIO del 04
marzo 2004
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Blair
e Berlusconi: armiamoci e andiamo Senza alcun imbarazzo, Blair e Berlusconi hanno affrontato nell'incontro di oggi il tema delle armi di distruzione di massa. Non si e' fatto cenno a quelle non trovate in Iraq, ma si e' evidenziata la minaccia crescente per la pace e la sicurezza internazionali costituita dalla proliferazione di queste armi, in particolare nucleari. Tuttavia si e' paventato nuovamente "Il rischio che i terroristi acquisiscano materiale biologico, chimico, radiologico o nucleare". Per questo Blair e Berlusconi si sono detti concordi sulla Strategia Europea contro la Proliferazione delle Armi di Distruzione di Massa, con l'impegno a promuovere i principali accordi internazionali, il rafforzamento del regime internazionale di non proliferazione e le relative Organizzazioni Internazionali. Si e' ricordato peraltro che sotto la presidenza italiana, il Consiglio Europeo ha deciso di creare un'Agenzia nel campo della ricerca e dell'acquisizione degli armamenti di difesa, che vede impegnati attivamente i due governi. Oltre a preparare significativi contributi alle missioni militari su base nazionale, i due Paesi opereranno insieme strettamente per incoraggiare la formazione di efficaci missioni militari provenienti dall'UE, fornendo esperienza e consulenza. Inoltre per dar seguito alla nota sulla Difesa europea dell'11 dicembre 2003 relativa alle consultazioni, alla pianificazione e alle operazioni NATO/UE, essi intendono promuovere la costituzione di una cellula civile/militare nell'ambito dell'UE, opereranno per assicurare l'attuazione del "concetto di gruppi da battaglia" proposto dall'UE per accrescere la capacità di risposta rapida militare dell'UE, principalmente al fine di condurre operazioni autonome entro breve termine in risposta a richieste avanzate dall'ONU. Inoltre i due Primi Ministri condividono una visione di approccio politico globale per la NATO. Tale approccio sara' basato su un forte partenariato strategico NATO-UE e su un crescente rapporto di cooperazione con i paesi ai confini orientali e meridionali dell'Alleanza e con quelli del Mediterraneo e i Paesi del Medio Oriente. L'Italia e il Regno Unito continueranno a sostenere l'espansione dell'ISAF in Afghanistan e a cooperare allo sviluppo del ruolo della NATO in Iraq. Berlusconi e Blair hanno poi reiterato il loro impegno congiunto sull'Iraq dicendo di voler giungere ad un passaggio di poteri il 30 giugno. Hanno anche sottolineato che la collaborazione preferenziale con USA e Canada può rappresentare una forza formidabile contro le minacce globali - in particolare il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e la criminalità organizzata - e per "la promozione del principio della legalita', della democrazia, dei diritti umani e della riduzione della poverta'". Affermazioni quantomeno originali, queste ultime, dopo l'Iraq, Guantanamo e la conferenza WTO di Cancùn. _____________ I
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