NOTIZIARIO del 29 gennaio 2004

 
     

Blair ha davvero vinto?
di Mara Muscetta*

La riforma inglese delle tasse universitarie é una buona legge, ha sentenziato su La 7 Sergio Romano. E con 5 voti di maggioranza la legge é passata. 5 persone attaccate alle poltrone e alla stabilità temporanea del governo , prima dell'eventuale cambio con Brown.

E la seconda vittoria di Blair è una sentenza. Non sarebbe responsabile della morte di Kelly: la BBC deve chiedergli scusa.

Per quanto riguarda la legge resto della mia stessa opinione, malgrado la scelta dei 5 "giapponesi" che l'hanno fatta passare in parlamento. Ed é questa.

Vogliamo immaginare per un attimo il romanzo di un giovane inglese non abbiente ? Studia per 3 anni , si indebita con la banca. All'uscita dagli studi cerca lavoro, aspettando a casa la chiamata di un call center, al quale avrà fatto pervenire il suo curriculum.

Se lo trova, col suo stipendio non proprio lauto dovrà :

1) rimborsare la banca per il prestito degli studi (magari per 10 anni)

2) pagare un affitto altissimo per l'alloggio

3) cercare anche di sbarcare il lunario, pagandosi anche un'assicurazione per la salute e risparmiando per il fondo pensione

4) Se poi (per non pagare più l'affitto a vuoto ) la sua ambizione sarà quella di comprarsi una casa , dove andare a vivere con una compagna da cui avere bambini , passerà al secondo grosso debito (il mutuo casa).

Nel frattempo gli puo' anche capitare di perdere il lavoro, che é flessibile (si puo' flettere quanto gli pare, ma potrebbe non impiegarsi immediatamente), e quindi passare le sue giornate con gli occhi al soffitto, aspettando il drin del call center...

Cosi ' verso i 40 anni , se tutto va bene , il nostro giovane starà ancora pagando debiti e ne avrà fino a 60 anni. Non avrà alcuna forma di protezione sociale, sanitaria, indennità di disoccupazione, e non avrà diritti.

Una studentessa inglese ha appena detto a Blair che non gli crede, che lui é un pallonaro, e cosi' gli hanno detto i pacifisti inglesi , che stanno ancora aspettando il ritrovamento delle armi micidiali per cui si é fatta la guerra in Irak.

Per quanto riguarda poi il povero Kelly, si tratta pur sempre della morte di uno scienzato vittima di un gioco più grande di lui, sulla quale permane un gran mistero. E resta il fatto che la guerra con migliaia di sciiti in piazza , e una media di almeno 2 attentati al giorno non era e non é né urgente né utile sul piano economico e tantomeno sul piano politico. Per i tiranni dovrebbero bastare i servizi di Intelligence ! se fossero veramente efficienti.

La prima risposta la daranno gli studenti inglesi : saranno ansiosi di indebitarsi con le banche per studiare?

Per la mia modesta opinione sarebbe meglio che Blair si impegnasse seriamente contro i paradisi fiscali e con la tassazione delle transazioni finanziarie in ternazionali. Lo stato potrebbe dare alle Università i mezzi necessari per l'istruzione e la formazione a largo raggio.

Quanto alla seconda risposta, sarà la comunità internazionale a dire: l'ordine non regna ancora in Irak e appare difficile per il momento anche per l'Onu.

Conclusione:

a) Con questo freddo, se fossi Sergio Romano mi terrei il cappello in testa.

b) Se fossi Ferrara non farei troppi gargarismi , domani sera , nel nome di Blair... le balle restano e per fortuna le leadership possono essere sempre rimesse in discussione dagli elettori.

* Gia' direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Marsiglia

byBollettino Osservatorio

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