NOTIZIARIO del 8 gennaio 2004

 
     

Tanzi, molti amici fra i politici a destra e a sinistra.
Intanto
le banche si difendono...
di Rico Guillermo

Chissa' se emergera' la verita' dall'inchiesta che la commissione bicamerale promossa da Pera e Casini per indagare sul crac Parmalat dovrebbe concludere il 20 febbraio, o se lo scopo dell'indagine e' solo trovare punti a sfavore dell'opposizione visti i legami fra Calisto Tanzi e Ciriaco De Mita, ma anche con ministri dell'Ulivo, che sembra lo abbiano molto aiutato.

Ma altri ricordano frequentazioni con lo stesso Berlusconi, cui sembra abbia dato anche un consistente contributo elettorale, e con altri esponenti dell'attuale governo. Ma si sa, un imprenditore deve tenere i rapporti con tutti...

Dunque, mentre il buco aumenta, aumentano anche (in numero ed importanza) gli attori coinvolti in questa vicenda che e' come una voragine, di fondi, di nomi, di banche, di societa' di revisione, di Paesi esteri coinvolti, di procure (per ora Milano, Parma, Roma ed Equador).

Ed e' strano il ruolo delle banche in questa vicenda: banche che non indagavano sulla consistenza dei titoli acquistati dai piccoli risparmiatori loro clienti o che addirittura, come la Banca d'America, li consigliavano come investimento...

Oggi le banche straniere hanno attivato un coordinamento guidato da Citigroup per un possibile intervento a favore dell'attività del commissario straordinario di Parmalat, Enrico Bondi, mentre il Sole 24 Ore rivela che Capitalia e altre banche italiane starebbero valutando di costituire una sorta di societa con il compito di riacquistare dai risparmiatori sia le obbligazioni Cirio che quelle della Parmalat, anche proponendo uno scambio con altri bond di rating elevato.

Non solo: Capitalia starebbe anche ipotizzando - insieme ad un pool di banche - di fare lo stesso con altri prestiti obbligazionari ritenuti "problematici": un annuncio ufficiale potrebbe arrivare a breve.

E intanto, Parmalat ha ceduto parte del suo portafoglio proprio a Capitalia.

Ma la stessa Capitalia e' nel mirino dei magistrati romani che indagano sul crac della Cirio, i quali hanno dubbi sull'operazione di acquisizione di Eurolat nel 1999 da parte della Parmalat: non e' chiaro infatti perché Parmalat abbia acquistato una società non certo florida, con l'assenso della Banca di Roma, che rappresentava sia Cirio che Parmalat.

Tuttavia le banche si difendono dai sospetti di "collaborazionismo" e copertura delle diverse operazioni poco pulite emerse da queste vicende finanziarie, e si dicono vittime, e non complici o imputati.

by Bollettino Osservatorio

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