NOTIZIARIO del 28 marzo 2004

 
     

Iraq: francese l'avvocato di Saddam Hussein
di red

L'avvocato francese Jacques Vergés che difendera' Saddam Hussein ha avuto gia' illustri e controversi clienti come il nazista Klaus Barbie, l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e il terrorista internazionale Carlos.

L'avvocato difendera' Saddam su richiesta epistolare del nipote dell'ex dittatore e sara' supportato nel caso da una dozzina di altri avvocati francesi. Il ministro degli esteri iracheno Tareq Aziz e' gia' suo cliente.

L'avvocato intende cominciare da subito la sua battaglia: "Presenterò una denuncia alla Corte Penale Internazionale per violazione della convenzione di Ginevra: Saddam è un prigioniero di guerra me viene esibito come un animale da circo". L'avvocato vuole incontrare il suo assistito ed ha detto di temere che Saddam sia stato drogato e che possa essere ucciso "per evitare un processo dai risvolti imbarazzanti".

Vergés punta molto sul mancato ritrovamento delle armi di distruzione di massa, e dice che "se si farà un processo bisognerà spiegare come siano state procurate. E Saddam dovrà confermare che le ha avute dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna", anche se le accuse rivolte a Saddam riguarderanno probabilmente i crimini perpetrati sul suo stesso popolo prima della guerra. Infatti il governo provvisorio dell'Iraq fa sapere che fra i capi d'accusa vi saranno genocidio e crimini contro l'umanita'.

L'avvocato, nato 80 anni fa in Tailandia da padre francese e madre vietnamita, ha un passato molto controverso, che lo ha visto prima gollista e poi comunista, poi difensore dei terroristi algerini contro la Francia e marito di una terrorista accusata di aver messo una bomba in un bar di Parigi.

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