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NOTIZIARIO del 22
marzo 2004
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Qaeda: fuoco in Pakistan ed Afghanistan Il presidente del Pakistan Musharraf ha dichiarato ieri il cessate il fuoco nelle zone tribali al confine con l'Afghanistan bloccando una caccia condotta da cinquemila soldati ma che non ha dato i risultati sperati. Le forze armate pakistane affermano che centinaia di sospetti seguaci di Osama bin Laden, sono circondati nelle zone montane desertiche, ma i combattimenti sono stati sospesi ieri dopo una settimana di scontri, anche a causa dei soldati pachistani catturati dai militanti e tenuti come ostaggi. Le forze armate si sono rifiutate di dare indicazioni sul numero dei morti nelle operazioni cominciate martedė scorso, ma ufficiali hanno detto che circa 30 soldati e altrettanti militanti sono rimasti uccisi nelle violentissime battaglie. Sembra che 13 civili siano stati uccisi sabato e due soldati di origine cecena domenica. Ieri 7000 persone si sono radunate per protesta, chiedendo il ritiro delle truppe e protestando contro il presidente Musharraf. A Islamabad, 70 religiosi musulmani hanno denunciato i raid come un atto contro l'Islam. Nel confinante Afghanistan, le truppe sorrette dagli esperti militari americani stanno incalzando i militanti locali, definiti "teppisti". La scorsa settimana, funzionari hanno detto di ritenere che il numero due di al Qaida, il medico egiziano Ayman al-Zawahri, fosse tra gli assediati dall'esercito. Ma le forze armate le ritengono mere "congetture". Oltre 100 presunti militanti sono stati catturati in una settimana Pių di 100 persone sono rimaste uccise ieri ad Herat, nell'Afghanistan occidentale, durante gli scontri avvenuti dopo all'attentato in cui ha perso la vita il ministro dell'aviazione civile, Mirwais Sadiq. Intanto negli USA scoppia la polemica intorno alle "rivelazioni" dell'ex capo dell'antiterrorismo Richard Clarke, secondo il quale il ministero della Giustizia americano nei mesi che precedettero l'attacco dell'11 settembre 2001 aveva fatto bloccare un programma segreto federale che mirava a verificare l'esistenza di esponenti di Al Qaida negli Stati Uniti. Newsweek in edicola oggi riporta che all'inizio del 2001 Ashcroft aveva bloccato un programma che doveva monitorare sospetti seguaci di Al Qaeida negli Stati Uniti, dopo che intercettazioni illegali condotte dall'FBI erano state sanzionate da un giudice federale. Analoga posizione avrebbe assunto il vice di Rumsfeld, Paul Wolfowitz riguardo a Bin Laden in Medio Oriente. Le rivelazioni concludono che Wolfowitz indirizzo' la sua lotta contro gli Stati che sponsorizzavano il terrorismo, come l'Iraq. Smentita da parte di Wolfowitz, che ha affermato di aver sempre ritenuto Al Qaeda una grande minaccia ed accusa Clarke di essersi inventato tutto. Almeno sulla questione dell'avversione verso l'Iraq c'e' una conferma nella lettera a suo tempo inviata a Bill Clinton dai componenti dell'attuale governo. by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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