NOTIZIARIO del 20 marzo 2004

 
     

Europa: misure per lotta al terrorismo, divergenze su difesa della privacy
di Rico Guillermo

Molte le novita' che l'Unione Europea introdurra' per fronteggiare il pericolo del terrorismo. I ministri UE hanno infatti discusso ieri un pacchetto di misure che sara' presentato al Consiglio europeo del 25 e 26 marzo.

Si prevedono: nuovi passaporti entro il 2005, con scansione del viso e impronte digitali, introduzione delle misure di sicurezza nei visti e nei permessi di soggiorno alla fine del 2005, istituzione di un coordinatore unico per la lotta al terrorismo che opererebbe sotto il commissario per la sicurezza Solana, nascita di un centro informativo per facilitare lo scambio di dati tra i servizi dei Paesi membri.

Nella riunione straordinaria convocata a Bruxelles si e' deciso anche di migliorare lo scambio di informazioni tra le strutture esistenti. Uno degli scopi e' colpire le fonti di finanziamento dei terroristi. Infine si vuole introdurre nella costituzione europea della cosidetta clausola di solidarieta': gli Stati colpiti da una attentato terroristico potranno richiedere l'aiuto anche militare di altri Paesi.

In attesa del Consiglio, che fara' anche il punto sui problemi nell'Unione europea della lotta al terrorismo, i ministri di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania hanno concordato che i capi dei servizi di intelligence dei cinque paesi si rivedano lunedi' a Madrid per fare il punto sulle indagini con le autorita' spagnole e definire le future forme di cooperazione.

Spesso peculare alla lotta al terrorismo la garanzia del diritto alla privacy, oggetto in questi giorni di una controversia fra UE e Stati Uniti.

La commissione per le liberta' civili del parlamento europeo ha respinto l'accordo - gia' raggiunto tra esecutivo europeo e Stati Uniti - in base a cui le autorita' americane avrebbero potuto chiedere dati personali dei passaggeri in volo verso gli Stati Uniti.

Una delle motivazioni del rifiuto e' che l'accordo non prevede lo stesso trattamento per gli europei rispetto agli americani, ma, ancor piu' importante, i cittadini europei potrebbero ritrovarsi nella lista nera americana per un semplice disguido tecnico.

Le autorità americane hanno promesso di eliminare dati sensibili come la razza, la religione o le condizioni di salute, ma i deputati europei hanno dichiarato che, se non ci saranno modifiche significative, porteranno la questione - ormai interna alla stessa UE - alla Corte di giustizia europea.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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