NOTIZIARIO del 17 marzo 2004

 
     

Al Qaeda: allarme antiterrorismo in Europa
di Elisa Mabrito

Secondo l'Interpol, nessuno Stato puo' ritenersi immune dagli attentati di Al Qaida e puo' dare tale garanzia ai propri cittadini. I rischi, poi, sono abbastanza alti, perche' soltanto metà degli stati membri di Interpol è connessa con le informazioni sull'antiterrorismo che l'organizzazione mondiale della polizia ha messo a disposizione dopo l'11 settembre 2001.

Intanto la Nato ha annunciato ieri la decisione di estendere all'intero bacino del Mediterraneo le operazioni di pattugliamento navale antiterrorismo, mentre fino ad ora le operazioni erano state condotte nel settore orientale del bacino e attorno allo stretto di Gibilterra, anche se la portavoce della Nato cerca di minimizzare la decisione dicendo che "non ha nulla a che vedere con gli attentati di Madrid".

La commissione europea, invece, intende chiedere agli stati membri di destinare dal 2007 un miliardo di euro all'anno per la ricerca anti-terrorismo. Per coordinare l'azione anti- terrorismo a livello europeo, si pensa ad un commissario ad hoc. Il commissario alla ricerca Philippe Busquin ritiene indispensabile accrescere i finanziamenti e la ricerca: "C'e' ad esempio la questione della scoperta delle bombe, della sicurezza delle infrastrutture. Come reagiremmo ad un attentato con dei batteri nell'acqua?" si chiede.

Il premier belga Guy Verhofstadt ha proposto la creazione di una sorta di CIA europea, perché - ha spiegato- i servizi segreti, le forze dell'ordine e l'Europol devono poter collaborare per analizzare le minaccie comuni. L'allarme terrorismo sarà del resto in primo piano nel vertice europeo del 25 e 26 marzo, sotto la presidenza irlandese. Nel frattempo i paesi europei hanno alzato il livello di allerta.

La Germania, seguita dalla Francia, ha chiesto una riunione di urgenza e questo venerdi' i ministri degli interni si incontreranno per discutere della politica europea anti-terrorismo, mentre il piano comunitario anti-terrorismo sarà all'ordine del giorno nel consiglio europeo tra una decina di giorni.

Una lettera al giornale Le Parisien "minaccia la Francia di rappresaglia in seguito al voto della legge del 10 febbraio contro il velo islamico", come dichiarato dal direttore del quotidiano, Christian de Villeneuve. La lettera e' indirizzata a Jean-Pierre Raffarin. La Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta. Jacques Chirac ha dichiarato che la Francia, "come tutte le democrazie, non è al riparo da attacchi terroristici. Bisogna mantenere alto il livello di guardia".

A Londra la polizia ha lanciato una campagna di informazione nella metropolitana. Manifesti invitano i passeggeri a segnalare borse lasciate incustodite alle forze dell'ordine che hanno intensificato i controlli.

In Italia sono stati mobilitati 16 000 poliziotti e carabinieri intorno a obiettivi sensibili, stazioni, aereoporti, scuole e sedi diplomatiche. Rafforzate le misure di sicurezza a Roma, Milano, Bologna, Napoli e Perugia. Le date di maggiore rischio attentati in Italia - secondo i nostri servizi segreti - sono il 20 marzo e il 12-13 giugno. Infatti sabato prossimo e' l'anniversario dell'attacco all'Iraq e il 12-13 giugno sono i giorni delle elezioni europee.

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