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NOTIZIARIO del 13
febbraio 2004
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Francia
e Italia. Secondo Marylise Lebranchu ed Arnaud Montebourg, deputati francesi, la legge Perben 2, presentata come la soluzione per sconfiggere la criminalita' organizzata, attua in realta' una controriforma penale che ha come vero scopo quello di diminuire il numero dei giudici istruttori (ancora indipendenti), e di sottomettere i procuratori (che in futuro saranno i soli titolari dell'inchiesta) all'esecutivo. La morte del giudice istruttore segnera' la fine delle inchieste condotte in modo veramente indipendente perche' i procuratori dipendono dal Ministero della Giustizia. L'introduzione del patteggiamento tra accusato e procuratore cancellera' la pubblicita' del dibattito e, se lo scopo dichiarato e' quello di ridurre il contenzioso "di massa", nulla vieta che il procedimento si riveli molto utile per concludere con rapidita' e riservatezza tutti quei casi in cui dovesse trovarsi coinvolto il potere, in particolare il potere politico. Nelle procure la gerarchia sara' rinforzata: i procuratori generali avranno un'influenza diretta sui procuratori della Repubblica. Si tornera' al XIX secolo, quando i procuratori generali erano dei veri e propri commissari politici incaricati di controllare e inquadrare i loro colleghi. I procuratori vengono nominati dal Consiglio dei Ministri su suggerimento del consiglio superiore della magistratura, che pero' non e' vincolante. il Ministro della Giustizia ha il potere di revocare un procuratore a suo piacimento, e l'attuale Guardasigilli non si e' privato della possibilita' di usufruire di questo potere. In realta' quando il Guardasigilli parla di adattare la giustizia all'evoluzione della criminalita', a giudizio dei due parlamentari, non fa altro che rafforzare i bastioni dell'impunita' di cui beneficiano solo alcuni. by Bollettino Osservatorio _____________ I
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