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NOTIZIARIO del 13
febbraio 2004
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Il
Berlusconi alla francese. I deputati e senatori dell'opposizione francese hanno depositato ricorso alla Consulta Costituzionale perche' pensano che la nuova legge Perben sulla criminalita' organizzata violi il diritto ad un processo equo ed i principi di presunzione d'innocenza e di uguaglianza del cittadini di fronte alla legge. Inoltre, a loro avviso, essa rompe l'equilibrio su cui si e' sempre basata la giustizia penale. La legge e' passata mercoledi' scorso con 340 voti contro 173. "E' un giorno nero per lo Stato di Diritto" ha commentato il segretario nazionale del partito socialista François Hollande" e il deputato Jean-Marc Ayrault ha affermato che "sotto la copertura della lotta contro la criminalita' e' tutta la societa' che e' a rischio di essere messa sotto sorveglianza". Il deputato socialista Arnaud Montebourg ha definito Dominique Perben il "Berlusconi alla francese". Per quanto riguarda la nozione di "banda organizzata" coniata per questo progetto, l'opposizione denuncia la messa a disposizione degli ufficiali di polizia giudiziaria di una "nozione fluida ed imprecisa, che giustifica le misure piu' gravi contro le liberta' individuali" e la mancanza di possibilita' di ricorso. Secondo Dominique Rousseau, professore di Diritto Costituzionale a Montpellier, la qualifica di banda organizzata "deve diventare quella di diritto comune affinche' non vi sia alcun rischio per il polizioto a porsi di fronte a questo quadro giuridico". I socialisti deunciano inoltre il fatto che la legge prevede la possibilita' che un minore di 16 anni possa essere messo in prigione per 15 giorni in alcuni casi. Oltre a questi aspetti l'opposizione ritiene che il progetto possa attentare all'equilibrio democratico per il controllo che da' al ministro della giustizia sull'accusa nel processo penale. Il ministro proponente Perben si dice tranquillo sulla costituzionalita' del testo e afferma si tratti di disinformazione. Messo sul banco degli imputati non solo dall'opposizione, ma anche da magistrati ed avvocati, il Guardasigilli ha approfittato del voto definitivo del parlamento sulla legge per calcare la mano. A quelli che l'accusano di attentare alle liberta' e di rafforzare i poteri dell'accusa, ha risposto con la necessita' di umanizzare una giustizia oramai deragliata ed ha risposto punto per punto ai suoi detrattori con discorsi che a noi Italiani appaiono stranamente gia' sentiti: "Voglio dichiarare la mia determinazione a rispondere ai bisogni evidenti di modernizzazione efficacia e quindi umanizzazione della nostra giustizia" ha detto infatti, accusando i suoi accusatori di essere conservatori, di rifiutare i cambiamenti e quindi di mettere a rischio le Istituzioni giudiziarie. Egli ha osservato che le contestate misure d'inchiesta "dovranno sempre essere autorizzate da un magistrato". Sul patteggiamento all'americana ha poi detto che non e' vero che gli innocenti si dichiareranno colpevoli solo per ottenere uno sconto di pena, ma che e' invece garantita una riduzione del numero complessivo dei processi e quindi della durata di quelli restanti. Mentre in Italia, poi, si e' cercato di limitare la loro presenza ed importanza, il nuovo sistema francese introduce anche i collaboratori di giustizia all'italiana, cioe' i "pentiti" che avranno uno sconto di pena in caso le loro dichiarazioni comportino la denuncia di altri malviventi. Infine sara' creato un registro dei delinquenti sessuali dove potranno essere iscritte le persone indagate, anche se non condannate. Resta comunque da sapere come il governo riuscira' ad imporre la sua riforma ai tribunali, visto che anche gli avvocati sono contrari. All'esterno di Palais Bourbon circa 200 legali in toga nera sono confluiti due giorni fa da tutta la Francia ed uno di loro portava significativamente un cartello a forma di ghigliottina che si abbatteva su un codice penale. by Bollettino Osservatorio _____________ I
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