NOTIZIARIO del 15
luglio 2003
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numeri della guerra IRAQ: 7000 almeno le vittime civili della guerra in Iraq (si era detto che non ce ne sarebbero state). 100 miliardi di dollari nel giro di un anno il costo stimato della guerra (ad oggi 50 miliardi). 145'000 i soldati USA ancora in Iraq. 75 giorni dopo la fine delle ostilità non è stata trovata traccia delle armi di distruzione di massa in Iraq. GB: 45 i minuti entro i quali, a detta di Blair, Saddam poteva attivare armi di distruzione di massa (ma non era vero). 3 su 4 i britannici che in aprile sostenevano che la guerra 'era la cosa migliore da fare'. 2 su 3 oggi ritengono di essere stati ingannati da Blair sulla questione dell'entrata in guerra. 1 su 4 pensa che il premier abbia 'deliberatamente ingannato'. 1 su 3 afferma di aver perso la fiducia nel premier. USA: 1 americano su 2 e' certo che gli USA abbiano «chiare prove» di collusioni tra Saddam e la rete terroristica che fa capo a Bin Laden. 1 americano su 4 crede che siano state trovate le armi di distruzione di massa (Adm) che, secondo l'Amministrazione, dovevano esserci. 5 su 10 il numero degli statunitensi che pensano che le armi di distruzione di massa saranno trovate in Iraq (erano 8 su 10 solo pochi mesi fa). 4 su 10 gli americani convinti che l'Amministrazione Bush abbia manipolato le informazioni d'intelligence per aumentare il consenso alla guerra. 6 su 10
gli statunitensi che vorrebbero vedere l'Onu più coinvolto nel dopoguerra
iracheno, contrariamente a quello che pensa l'Amministrazione Bush. I
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