NOTIZIARIO del 14 novembre 2003

 
     

L'ipocrisia non aiuta la pace

Come frequentatore del sito raccolgo l'invito a dire cosa penso della tragedia di Nassirya.

Mi trovo d'accordo con l'editoriale del Presidente dell'Osservatorio e vorrei aggiungere che ci troviamo di fronte ad una grande ipocrisia mediatica.

Il dolore paralizza la riflessione ma vi sono burattinai che strumentalizzano l'emozione del momento per rimuovere un dato incontrovertibile di fondo: Siamo in Iraq senza un mandato ONU e senza un mandato europeo ma solo con un mandato del parlamento italiano votato a maggioranza. Il grave misfatto è questo e il Presidente Ciampi, secondo me, ne è consapevole.

Questa grave lacuna ci mette in una posizione delicata e rischiosa e rende vulnerabili le ragioni della nostra presenza in Iraq per quanto umanitaria e lodevole possa essere la missione militare italiana in Iraq. Non a caso Ciampi ha cercato di spostare l'asse della discussione su un cambio di rotta che metta la centro l'ONU.

Il significato del termine "umanitario" deve essere pulito da ogni ambiguità perchè Il valore culturale che trasmettiamo alle nuove generazioni con questa presenza militare in Iraq potrà condizionare il futuro del nostro paese.

Nelle scuole, nelle parrocchie e oratori cosa dobbiamo insegnare ai bambini e ai giovani? Che la presenza dei militari italiani in un paese straniero senza mandato internazionale è cosa buona? Che la guerra preventiva e unilaterale fa parte della strategia dei giusti e dei virtuosi?

Dobbiamo inoltre insegnare ai nostri figli che esistono stragi barbare e incivili quando sono fatte da terroristi stranieri kamikaze e stragi meno barbare come quelle di Capaci, di via D'Amelio, della Stazione di Bologna, di Piazza Fontana, di Ustica, del Cermis, di via Fani ecc ecc...............??

La via d'uscita è una fuga dai lacrimoni che fanno audience e innalzano il gettito degli sponsor e paralizzano le menti dei consumatori di televisione.

Dobbiamo evadere in direzione di un dibattito sincero senza infingimenti, verso una riflessione adulta sapendo che è nostro compito adoperarci, come cittadini e genitori, per assicurare un futuro di pace a chi vivrà dopo di noi.

Domenico Ciardulli

_____________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

le opinioni espresse dai lettori non sono necessariamente condivise dalla redazione