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NOTIZIARIO del 11
dicembre 2003
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La procreazione assistita , la ricerca , la libera scelta e l'informazione Sulla procreazione assistita solo in questi ultimi giorni c'é stato un vivace dibattito, ma solo il 48% degli italiani é al momento attuale veramente informato sulla posta in gioco. Questo governo ha blindato la legge in parlamento per evitare la vera discussione che avrebbe potuto avere come sbocco il suo parziale miglioramento . Ma soprattutto ha blindato l'informazione ai cittadini e alle donne. Al dibattito in corso oggi , 11 dicembre a Omnibus , quella che mi ha convinta di meno é stata la senatrice Toia , della Margherita, che ha votato a favore . Quella che mi é parsa avere le idee piò chiare, oltre alla capacità di formularle , é stata Alessandra Mussolini. Una cosa é evidente : il legislatore si intromette pesantemente nella libera scelta della donna e della coppia su come, quando e con chi amettere al mondo figli. Il dibattito televisivo ha pero' evitato la questione di fondo: l'embrione é una persona (e come tale da tutelare sul piano giuridico) o no ? Su questo punto anche la diessina Bolognesi non ha posto con la chiarezza necessaria la questione , e la sua comun icazione non é stata efficace. Questa domanda é invece capitale oggi, come era essenziale ieri , al momento della discussione sulla legge per l'aborto, quando si discuteva se il feto, nei primi 90 giorni della sua formazione, ( periodo in cui tutto puo' essere rimesso in discussione, per ragioni indipendenti dalla volontà umana,) era da considerare una persona giuridicamente completa o no. Le regine in Inghilterra , prima di dare notizia al mondo di una loro maternità, attendono infatti 90 giorni, per essere relativamente sicure del fatto. Gli scienziati rispondevano quindi , allora come oggi, che "un progetto di vita" non é ancora una persona giuridica . E se per il passato una tradizione millenaria di carattere religioso , che attribuiva una sacralità all'embrione e al feto, ha fatto testo e ha fornito risposte e regole di vita , anche codificate sul piano legislativo, la scienza invece , a partire dal XVII secolo, dopo 4 secoli di tradizione scritta , convalidata dalla ricerca e dalla sperimentazione, allo scopo di accertare una verità, accantona il terreno della sacralità, che non le appartiene , e riafferma comunque oggi, e con forza , il suo diritto alla ricerca. L'Europa glielo assicura (soprattutto quando, grazie alla ricerca sull'embrione e alle cellule staminali, si potrà arrivare a guarire malatti e gravi come il Parkinson o l'Alzheimer). Quindi al legislatore in Italia si propone un dilemma: se restare rigorosamente neutrale sul tema della sacralità (che non é di sua competenza), tutelare comunque la libertà di ricerca, e proteggere, in tema di procreazione assistita o meno , la libertà di scelta , di tutti i cittadini, quale che sia la loro posizione , religiosa o areligiosa. In mezzo al guado insomma c'é anche la donna di oggi , alla quale in tutti i paesi europei viene riconosciuto il diritto di scegliere e di decidere , (sia pure con differenze da paese a paese) se, come, quando e con chi mettere al mondo i figli, cosa che invece in Italia le sarà severamente contestato. Con due rischi gravi: rischio di parti plurigemellari (con l'impianto simultaneo di 3 embrioni), e il rischio per la salute del nascituro (con l'obbligo per la donna di non poter più ritirare il consenso, anche in caso di eventuale accertamento di gravi malformazioni ) . Saremo costretti ad arrivare allla scelta radicale e lacerante del Referendum per abrogarla , questa nuova legge ? Si prepara comunque una vasta stagione referendaria, da quello che ci é dato di capire. Io vorrei pero' che la senatrice Toia e l'on. Rutelli, eletti in seno all'Ulivo , riflettessero sul carattere devastante della loro posizione , (anche in vista delle elezioni Europee, ) per la neutralità dello spazio-giurisprudenza e la laicità dello Stato , che viene difesa in tutti i paesi dell'Unione. Vorrei che distinguessero in somma cio' che per loro é il BENE ASSOLUTO, in quanto cattolici, da quello che é GIUSTO, (thr moral point of view) per i cittadini di questo paese , tenendo conto che non tutti condividono le posizioni della gerarchia vaticana . La cosa più grave é che dei problemi che la legge implicherà non sono stati sufficientemente informati i cittadini italiani , visto che il 52% ne sono ven uti a conoscenza solo per puro caso, guardando Bonolis e " Domenica In" . Non capivano di che cosa stessero parlando. La legge ora é passata ,senza che la gente abbia potuto riflettere sulle sue conseguenze. Questa é la cosa più grave ! dr.ssa Mara Muscetta _____________ I
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