NOTIZIARIO del 6 novembre 2003

 
     

IL CALVARIO DEI DIFFAMATI
La Diffamazione a mezzo Stampa

Decisamente un ritorno al passato,questo stralcio di Governo, agli anni d’Oro della DC e del PCI. Certo, aveva sapore strano, quando tutti i Parlamentari, dalla estrema Destra fino all’estrema Sinistra, ci consigliavano di andare al mare, quando noi potevamo cambiare le sorti di questo sfortunato Paese votando, due anni fa, tutti i referendum.

Al mare ci siamo andati Signor Presidente Berlusconi, e si vede,altro che recessione per congiunture Internazionali! Qui sono in gioco l’autentico ritorno al passato, ci sono in ballo le lotte tra le generazioni, il ritorno di chi, non tollerando simili obbrobbi, si abbrutisce,e spara ed uccide, poco interessi se è Comunista combattente o altro. Siamo andati al mare, e certamente, Presidente Berlusconi, non è colpa sua, ma della incapacità del Cittadino Italiano a responsabilizzarsi e prendere coscienza della forza delle proprie decisioni, mancando di decidere, soprattutto per le cose di ognuno, e ciascuno di Noi, cose importanti per la Nostra Vita.

Ci mancava anche il coro unanime da tutto il Parlamento, tutti, con la medesima modalità, da estrema destra all’estrema sinistra, contro un Giudice Giusto che, interpretando la Laicità, ordinava la rimozione del Crocefisso, che certamente non interpretava la Laicità dello Stato. Ma nei Libri di Storia ci ingolfano di antifascismo, tranne, poi, privilegiare una Legge fascista di Mussolini, vecchia dal 1928, concordato infame tra Stato e Chiesa Vaticana.

E mentre, signor Berlusconi, ci sono individui come me, che anelano riforme giuste, soprattutto nelle cose che hanno valore in un Paese Civile, la Sanità, la Giustizia, i Trasporti, ci accorgiamo di aver preso una bolla di sapone. Si vendono il Patrimoni di tutti gli Italiani, la vendita degli edifici Pubblici, come fossero cioccolattini, senza,motivazioni profonde.

La faccenda diventa davvero preoccupante. Forse non era questa la strategia della famosa, e scomparsa, P2? Ma che fine ha fatto? Perché nessun Magistrato ha mai indagato abbastanza in tale “viva” parte di Storia Italiana? Abbiamo questa grande capacità. Non si fa contraffazione dei CD , ma anche dei Libri di Storia, ove poi studieranno i nostri figli.

A complicare tutto, arriva anche la prossima Legge sulla depenalizzazione della Diffamazione a mezzo Stampa, che avrà esiti di rapida approvazione, grazie alla forza dei numeri che Lei possiede in Parlamento ed a una opposizione inesistente. Mi auguro che, almeno in questo spaventoso imbroglio all’Italiana, ci sia da parte del Parlamentare un minimo di coscienza Giuridica e di Lealtà verso chi gli ha conferito questo prestigioso incarico. Ci auguriamo, quindi, voti trasversali.

Noi, chiamiamo questa Legge ”Il Calvario dei Diffamati”. E’ quanto Lei desidera in Commissione Giustizia. Dimentica che milioni di cittadini, come me, attendono altre faccende, e si fa finta di non sapere quanto c’è di prioritario nella Dimensione Giustizia Italiana. La totale depenalizzazione del Reato di Diffamazione a mezzo Stampa non è un passo avanti verso una società giuridica piu moderna ed avanzata, ma è un modo sbrigativo, quanto infelice, di rendere faccende private.

Come non si può tener conto delle sentenze della Corte Suprema Italiana, che in materia di Diffamazione a mezzo stampa ha integrato anche il concetto di “danno Biologico”. Non bisogna essere professionisti Medici, per comprendere che subire una ingiustizia prevaricatrice come una Diffamazione a mezzo Stampa, determini spesso irreparabilmente danni di entità biologica, che si ripercuotono nella globalità dell’esistenza della Vittima. Esistono delicate relazioni tra network, tra psiche e sistema immunitario, ormai comprovate dalla scienza medica.

Di diffamazione, Signor Presidente del Consiglio, si muore, e difficilmente una sentenza riparatrice potrà sanare la Vittima. Essere Diffamati, soprattutto dai potenti media, di cui Lei signor Presidente Berlusconi è ancora proprietario, in controversia anche alle piu normali normative vigenti in materia di Giurisdizione dei conflitti di interresse, preoccupano perfino i piu' convinti suoi elettori come me. Le rammentiamo, comprendendo che questo Paese ha la caratteristica di non saper far memoria, che Lei, in un Paese normale come gli USA, non avrebbe avuto nemmeno l’opportunità di partecipare come candidato alle elezioni.

Non Le basta questo Signor Presidente del Consiglio, per attivarsi ed essere il piu possibile Democraticamente Laico? Se questo progetto di Legge fosse approvato, all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, determinerebbe una caduta Verticale dei Diritti. Il cittadino non sarebbe piu garantito da chi, con carta e penna, giocherebbe con la sua Vita. Oppure crede, Signor Presidente del Consiglio, che l’Onorabilità sia soltanto prerogativa del Parlamentare, perché ONOREVOLE?

Sarà facile uccidere qualsiasi nemico con il sistema della Diffamazione a mezzo Stampa, e nasceranno presto i giornalisti, pagati perché specialisti nel commettere gli Omicidi bianchi, rovinando per sempre la reputazione, la onorabilità spesso costruita giorno dopo giorno, con fatica, amore e perseveranza, in un tranquillo e onesto quieto vivere.

Chi Le scrive Signor Presidente Berlusconi, non è un suo avversario, al contrario è soltanto una vittima di una Stampa, che se fosse approvata la Legge, ucciderebbe come ha ucciso la mia Onorabilità, senza aver saputo del perché, di quanta stupidità, e di tanta violenza. Adesso, Signor Presidente Berlusconi, mi sono affidato alla Giustizia, e chissà quanto dovrò aspettare per avere un minimo risarcimento di qualcosa che difficilmente può essere riparato. Ci affidiamo alla sensibilità di tutti i Parlamentari, non è ammissibile che una Legge del genere diventi proprietà di un Paese che vuol chiamarsi Laico e Civile.

Una Democrazia compiuta, come gli USA, non si sogna nemmeno di inserire nel proprio Ordinamento una anacronistica Giurisprudenza. Chissà se poi negli USA si tratta di coincidenza aver per Legge il divieto assoluto di esporre simboli Religiosi nei locali aperti al Pubblico. Ma qui, contro il cittadino, tutti, da destra a sinistra, si inseguono i consensi del Clero.

Noi, Signor Presidente del Consiglio, speriamo ancora che si attivino le riforme che ci ha promesso. Restiamo convinti che molte delle anelate riforme, potranno soltanto nascere dal voto Popolare Referendario, quelli stessi che Lei, Signor Presidente Berlusconi, qualche anno fa silurò, mandando al mare i suoi elettori.

Quando sarà Legge la depenalizzazione della Diffamazione a mezzo Stampa, verosimilimente si potrà colpire però, con banali azioni di risarcimento anche le pubblicazioni Internet. Credevamo,che la sensibilità verso le nuove tecnologie, ultima frontiera di Libertà di espressione senza costi impossibili di chi i soldi li lavora, fosse tutelata. Nulla di tutto questo. Lei, Signor Presidente, tutela i potentissimi mezzi di Stampa, e ingloba il mezzo per il piccolo, considerandolo alla pari del grande.

Quanta gente potrà mai, Signor Presidente del Consiglio, raggiungere questo mio accorato grido di dolore? Meno di un millesimo di una parte di un Suo mezzo di informazione.

Cosa diciamo, inoltre, dell’accesso al credito in Italia? Ecco come si dipinge l’assoluta assenza di Diritto, Garanzie, Opportunità, Democrazia e Libertà in questa Italia. Rimaniamo strapieni di Corporazioni, supercontrollati, imbruttiti dai Media e senza alcuna garanzia. Gli USA sono davvero altra cosa.

Credevamo Signor Presidente del Consiglio, Lei fosse portatore di novità, che andassero avanti verso l’Occidente. A Noi non sembra. Se questa Legge dovesse divenire Legge di Stato, Signor Presidente del Consiglio, il Diritto e la garanzia a poter difendere la propria Onorabilità, non potrà essere esercitata. L’Onore Signor Presidente del Consiglio, è qualcosa che non si può comprare, forse,è per questo che non lo apprezza.

Non credo, Signor Presidente del Consiglio, Lei sia Uomo che desidera lasciare la sua carica nei ricordi negativi. Se posso consigliarLe, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi, la saggia lettura di un Testo, che è stato letto ed apprezzato, da tutti i prestigiosi Giuristi e Costituzionalisti di questo Paese, pregandoLa di bloccare, questa spaventosa, immonda, Legge. Autore: Giuseppe Nicoletta Titolo: Il Calvario dei Diffamati

Un Suo Elettore.

dr. Giuseppe Parisi

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