NOTIZIARIO del 20 settembre 2003

 
     

Increduli, sconcertati e preoccupati.

Queste sono le parole che definiscono il nostro stato d'animo circa le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio .

Egli ha definito "disturbati mentali", "antropologicamente diversi" e "matti" coloro che vorrebbero fare il magistrato. Con queste parole non solo ha offeso e seriamente attaccato la magistratura, ma anche molti studenti delle facolta' di giurisprudenza, futuri operatori e garanti del diritto e della legalita' e di tutti coloro, cittadini, che considerano fondamentale la difesa della democrazia e della liberta'.

Questa e' la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Durante l'estate intollerabili dichiarazioni di alcuni portavoce della Presidenza del Consiglio avevano definito la magistratura "cancro da estirpare" o "associazione a delinquere di stampo eversivo" : attacchi verbali violenti e pericolosi per la tenuta della suddivisione dei poteri, base fondamentale del nostro Stato liberale e costituzionale.

Ma ora la gravita' dell'attacco continuo, perpetrato dalla maggioranza contro l'organo giudiziario, si e' acuita in quanto a pronunciarle e' stato lo stesso Presidente del Consiglio.

Dunque oltre all'Anm, al Csm, al Presidente della Repubblica (capo del Csm), al mondo accademico, anche noi, attuali studenti e futuri operatori del diritto, scegliamo di prendere posizione e di esternare tutto il nostro disappunto e la nostra denuncia davanti a queste dichiarazioni denigratorie ed intollerabili.

Gruppo studenti della facolta' di Giurisprudenza di dell'Universita' degli studi di Milano

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