NOTIZIARIO del 21 maggio 2003

 
     

Lettera aperta all'Assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno,
Avv. Angelo Paladino

di Roberto De Luca*

Gentile Assessore, la ragione della presente lettera non è solo legata all'ultima moria di pesci nel fiume Cavarelli di Sassano, ma, più in generale, all'emergenza ambientale che il Vallo di Diano sta affrontando inerme ormai da quasi un decennio: la vallata è letteralmente presa d'assalto da chi crede che l'utilizzo di terreno agricolo per l'edificazione di strutture industriali e commerciali sia indice di progresso.

Innanzitutto, però, mi preme di farLe presente la precaria situazione dei corsi d'acqua della vallata, a cui Ella sta cercando di porre rimedio attraverso un monitoraggio delle acque, che non ha potuto evitare due giorni di morte a Sassano. Proprio a danno del fiume Cavarelli, poi, abbiamo documentato uno scempio di carattere diverso: l'alterazione del corso dello stesso fiume e la presenza di cemento armato di risulta sotterrato in prossimità delle sponde nella zona adibita a verde pubblico in Silla, oppure adoperato per sostegno al pietrame che adesso fa da argine al fiume. Questo cemento armato è stato preso da costruzioni parzialmente abusive che insistevano a ridosso delle sponde. Le stesse sono state abbattute, dopo che l'amministrazione le ha pagate a prezzo d'oro. Invece di smaltire il materiale in apposite discariche, sembra che esso sia stato "riciclato" sia per riempimento degli argini sia per sostegno del pietrame delle sponde in acqua.

Sì, materiale di risulta è stato deposto nelle acque di questo sventurato fiume; cosicché la poco chiara vicenda amministrativa, legata a questi manufatti in cemento armato, prende un risvolto ancora più tetro. Ma, proprio considerando questi eventi di carattere episodico, ancorché notevoli per il loro impatto sulle nostre coscienze sempre più assuefatte agli svariati crimini ambientali dei quali, da ultimo, abbiamo appreso dalle pagine della cronaca locale, vengo a chiederLe di prendere una netta posizione sulla questione degli insediamenti produttivi nella nostra vallata. Qui si sta assistendo ad una corsa del cemento verso il centro della valle e, quindi, verso i fiumi, mettendo a rischio zone di pregiato valore agricolo e di inestimabile valore estetico e ambientale. E allora si tratta di capire se esistono dei siti meno pregiati o meno nevralgici per l'assetto ecologico locale che possano essere adibiti a zone per l'espansione urbanistica, sempre che si provveda a fornire le stesse di infrastrutture adeguate (come non avviene adesso nella maggior parte dei casi), e si tratta anche di capire se vi è ancora una volontà residua di rilancio delle attività legate al settore primario nel comprensorio.

Ed inoltre, se la tutela ambientale è una priorità assoluta per il Vallo (ma così attualmente non sembra) e se essa potrà ancora essere, grazie all'adozione di opportune politiche legate alle attività produttive sostenibili di qualità, alla valorizzazione del patrimonio ambientale locale, un traino per l'intera economia del comprensorio. Insomma, ci si chiede se esista una vera politica di sviluppo del territorio o se essa sia unicamente affidata all'improvvisazione degli amministratori locali, la maggior parte dei quali non brilla di certo per sensibilità ambientale e per capacità progettuale. Ecco allora che queste domande sono rivolte a Lei, perché Le riconosciamo una visione politica di più ampio respiro, perché, così come Gerardo Ritorto ebbe ad affermare nel lontano 1981, “bisogna incominciare ad affrontare e risolvere i nodi sociali ed economici a livello comprensoriale”. A questi nodi noi oggi aggiungiamo anche quelli ambientali, che non sono affatto disgiunti dai precedenti.

E mentre questi interrogativi si fanno sempre più pressanti, anche a fronte delle emergenze, locali e globali, che l'Umanità è chiamata ad affrontare da subito, alcuni danarosi quanto impietosi furbi stanno selvaggiamente cementificando il Vallo di Diano con un danno irreversibile alle colture, all'ecosistema locale e all'estetica della vallata. Tutto questo avviene, nel tempo, proprio allo scadere del Suo mandato assessorile e, nello spazio, anche nella Sua amata Sala Consilina. Ma proprio in questo contesto, voglia concedere ai lettori e a noi di conoscere la Sua visione del futuro del Vallo, con la stessa chiarezza e lucidità con la quale suole esporre fatti e situazioni nei consessi pubblici in cui da ultimo (e per questo esprimiamo il nostro compiacimento) interviene sempre più volentieri.

Cordiali saluti,

Roberto De Luca

*Referente Regione Campania Osservatorio sulla Legalità ONLUS