NOTIZIARIO del 2 novembre 2003

 
     

La lettera di Berlusconi
di Rita Guma

In questi giorni alcuni messaggi pervenuti all'Osservatorio ci invitavano a sostenere e divulgare la campagna di boicottaggio dell'iniziativa del premier di inviare a tutti i cittadini una lettera di spiegazione riguardo alle scelte del governo in materia previdenziale.

L'Osservatorio non puo' prendere o diffondere iniziative del genere, perche' e' una associazione apartitica a difesa dei diritti civili ed interviene solo quando questi vengono concretamente o potenzialmente lesi.

Le scelte di politica economica, sanitaria, scolastica, sono scelte che hanno una base ideologica o comunque di schieramento, e come tali opinabili. Possono essere gradite ai cittadini di destra e non a quelli di sinistra e viceversa, possono contrastare gli interessi (che non sono i diritti) di una parte anche rilevante della popolazione, ma non possono essere definite oggettivamente "giuste" o "ingiuste" . Si parla infatti di "giustizia sociale", non di Giustizia in se'. I criteri di queste scelte sono - o dovrebbero essere - l'essenziale differenza fra due poli politici contrapposti ed i cittadini dissenzienti hanno tutto il diritto di inscenare proteste, nei limiti della legalita'.

Per l'Osservatorio sulla legalita' Onlus e' diverso. L'informazione libera minacciata, un processo sbilanciato a danno della vittima, una legge criminogena, un abuso della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino, una azione illegittima o illegale compiuta da un rappresentante eletto, questi sono fatti di cui si occupa l'Osservatorio Onlus per analizzare, criticare, denunciare, manifestare o, a seconda dei casi e quando ve ne sia la possibilita', agire.

E' ovvio che, come associazione di volontariato spesso a contatto con cittadini in difficolta' economica, siamo impressionati dall'ingente spesa prevista per l'invio della lettera, cifra che porebbe essere altrimenti spesa nel momento in cui si denuncia la necessita' di sacrificarsi per fronteggiare il disavanzo dell'ente previdenziale, ma, come ho spiegato, questa puo' essere solo una considerazione.

Con riguardo a questo aspetto ed ai profili legali connessi, riportiamo oggi la sentenza assolutoria della Corte dei Conti nei confronti di Francesco Rutelli, responsabile, all'epoca del suo mandato da sindaco, dell'invio di una lettera ai romani in cui spiegava, fra l'altro, i motivi delle sue dimissioni (in presenza di un conflitto fra la funzione di parlamentare e quella di sindaco).

L'accusa verteva sulla presunta illegittimita' dell'uso di fondi pubblici per l'invio di quella che veniva giudicata come una pubblicita' elettorale, ma - essenzialmente a seguito delle recenti leggi in materia di pubblicita' dell'attivita' amministrativa - la Corte dei Conti ha deciso che il fatto non costituiva illecito, perche' finalizzato a fornire spiegazioni ai cittadini in merito ad importanti questioni attinenti l'amministrazione.

La Corte non entra (e precisa appunto di non averne facolta') in merito alle scelte di spesa, come invece potrebbe aver fatto all'epoca o potrebbe fare oggi il cittadino elettore, tuttavia ci sembrava interessante proporre oggi questo aspetto del caso, visto che i profili da noi osservati sono essenzialmente legali, al di la' del giudizio sociale o politico che ciascuno di noi puo' dare nel merito di scelte del genere.

by Bollettino Osservatorio.

________________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

 

le altre domande

per fare una domanda scrivi alla redazione

fra le domande pervenute ne saranno scelte alcune per la pubblicazione, ma a tutte sara' comunque data risposta in tempi ragionevoli

Non si terra' conto delle domande anonime, anche se si puo' chiedere di mantenere l'anonimato.