NOTIZIARIO del 11
luglio 2003
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Nel vostro
articolo Il
trionfo della bugia (1) sono citate delle sentenze
riguardanti falsi testimoni che avrebbero cercato di far credere che il
pool di Mani Pulite avesse agito a fini politici. Grazie.
Risponde Rita Guma: I fatti cui facevo sinteticamente riferimento nel mio articolo sono i segg.: - Nel 1995 Taormina e Cerciello denunciano Di Pietro per presunte pressioni sul maresciallo Nanocchio al fine di convincerlo a coinvolgere il generale e Berlusconi. Vi sara' una smentita di Nanocchio e l'archiviazione del procedimento a Brescia. - La sentenza del 18.2.99 n.ro 105/99 del Gip di Brescia, afferma fra l'altro che "…risulta per tabulas che proprio il Berlusconi ed il collega di partito Previti Cesare sospinse il dichiarante a parlare con la Procura di Brescia utilizzando ogni mezzo e facendo leva ……… sullo stato di dipendenza finanziaria e psicologica in cui trovavasi…" e che il dichiarante ha "…volutamente alterato i contenuti reali della vicenda…strumentalizzandola in chiave denigratoria …per il soddisfacimento dei propri urgenti bisogni economici ed in favore …dell'onorevole Silvio Berlusconi…" . - Nel 1996
un ex maresciallo dei carabinieri, Giovanni Strazzeri, consegna alla procura
di Brescia un memoriale, nel quale, fra l'altro, dice che Di Pietro fabbricò
un "passi" falso di Berruti per incastrare Berlusconi mentre Davigo pilotava
le fughe di notizie ai giornali di sinistra per "colpire gli avversari
politici". Si scopre
che Corticchia, che aveva in precedenza significativi problemi economici,
aveva ricevuto piu' di 250 milioni di lire, ed aveva rapporti con Mediaset
ed Arcore. 31 gennaio 1997 viene firmato a Brescia un ordine di custodia cautelare contro Strazzeri e Corticchia, che vengono arrestati il 1 febbraio 1997 per calunnia pluriaggravata ai danni del pool. Il processo
e' fissato a Brescia per il 22 settembre 1999. Si evita
dunque il dibattimento pubblico e l'interrogatorio di Berlusconi come
testimone.
Molti altri particolari delle sentenze di proscioglimento dei membri del pool, decine di volte indagati e sottoposti a processo, e sempre assolti, evidenziano che vi furono moltissimi tentativi di dimostrare che essi avessero agito in maniera scorretta e persecutoria, mentre le indagini hanno dimostrato l'estraneita' ai fatti contestati e quindi l'inattendibilita' delle prove e testimonianze fornite. ________________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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