NOTIZIARIO del 28 ottobre 2003

 
     

DURA LEX,SED LEX
di Giuseppe Parisi

Non v’è ombra di dubbio che esista una discrepanza mortificante tra volontà popolare e l’Istituto che rappresenta il Popolo: il Parlamento. Ormai è dubbia anche l’interpretazione che il Parlamento rappresenti la volontà popolare, in quanto non è assolutamente vero.

Il Popolo Sovrano è una frase che si recita spesso, ma è una delle faccende piu' inverosimili che possano capitare nel Nostro Bel Paese: il Parlamento non insegue affatto volontà popolari, ne' il Parlamentare è attento, da intellettuale come dovrebbe essere, alle richieste ed esigenze e a quanto in effetti i suoi Cittadini, quelli che gli hanno conferito quell’Onore prestato, desiderano.

Cosi' accade che il Cittadino viaggi ad una velocità tripla rispetto a i lavori parlamentari, ne' questi rispondono alle reali esigenze Popolari, anzi spesso vanno controcorrente, con iniziative che inseguono soltanto decisioni di Partito, senza grandi finalita' generali.

Il Cittadino, soprattutto nei regimi Comunisti o Social-Comunisti, è stato sempre considerato poco “maturo”, e quindi guidato ed assistito in ogni cosa, al contrario dei sistemi Liberali, ove il Cittadino è un autentico Sovrano, responsabilmente Supremo Potere come elettore, scegliendosi la classe dirigente, e ricambiandola immediatamente se essa non corrisponde alle promesse fatte, o alle proprie esigenze.

E’ il caso, ad esempio, della California e del governatore mandato via solo dopo un anno di carica. Sarebbe pensabile in Italia una realtà Giuridica del genere, in quanto è una autentica bugia che il Cittadino Italiano non possa e sappia fare altrettanto: si tratta di inserire e creare garanzie, normative e leggi.

Noi siamo un Paese speciale, non siamo ne' Comunisti e ne' Liberali, insomma in una parola povera non siamo ne' Carne e ne' Pesce, e, se si può aggiungere qualcos’altro, siamo un autentico Paese della Repubblica delle Banane.

Ormai il distacco è enorme, credo che si possa assolutamente convenire che la Democrazia Parlamentare ha già fallito l’ obbiettivo, non essendola stata mai, democrazia, forse una Partitocrazia, si' … Allora se la Repubblica Parlamentare ha fallito nel suo scopo giuridico di difendere la Democrazia, a noi Italiani cosa resta?

Eppure l’Italiano, è gente bella, colta, intelligente, come sia mai possibile che sia invischiata in un sistema che impedisce la crescita personale, non incentiva le proprie capacità, non sviluppa nuovi Cervelli senza farli fuggire, non crea sviluppo, non da' realmente pari opportunità a tutti, non difende il diritto dell’Individualità impedendo una eccessiva falsa solidarietà …

Sono soltanto belle parole, ma qualcosa dovrà pur significare che, negli USA, il Segretario di Stato Powell, diventato quello che è diventato, era soltanto figlio di emigranti poverissimi. Pensate che questo miracolo potrebbe avvenire in italia? Ma il caso Powell è soltanto uno delle miriadi di casi che non conosciamo, in quanto, oltre che non servire a chi dirige severamente l’informazione e le critiche nei Media, può anche risultare controproducente.

In Italia, non c’è da fidarsi di nulla: al mattino appena svegliati si deve sperare che qualcuno non abbia emesso decreti che assomigliano piu' a quelli dei paesi del centro Africa, non certo a quelli di un Paese che si è sempre affannato a sottolineare di essere tra i sette piu potenti al mondo…

E cosi' ci siamo svegliati una mattina e abbiamo scoperto che, senza il minimo contributo verso il Cittadino Sovrano, quasi tutta la stragrande maggioranza dei Parlamentari Italiani ha votato per non modificare la Legge sul Divorzio, snellendolo portandolo da tre ad un anno.

Eppure la gente della strada sa cosa vuole, sente il bisogno di cambiamento, di nuove frontiere, di nuove realtà, ma in Italia tutto è sommerso e le cose buone non arrivano mai. Pensate che, quando è iniziata l’avventura di questo governo, la prima battuta fu quella di modificare, si fa per dire, la Legge sull’ Aborto, per fare il grande favore ai vari Clericaletti cresciuti all’ombra dei voti di una certa fascia di elettorato.

Eppure esiste un teorema matematico, quello che, quando il Parlamento è debole, qualche altro potere rischia di prendere il sopravvento. E’ il caso della Magistratura, quando negli anni 90 trascorsi, mi vergognai di essere Italiano. Rimane però anche il necessario riferimento a questa classe di funzionari di Stato, superpagati, che da Ordinamento di Stato come in realtà sono, si sono trasformati in Potere dello Stato.

Ma questa gente, spesso, è davvero molto piu' intellettuale dello stesso politico. Difatti ci ha pensato un Giudice di campagna a mettere in discussione una Legge del - pensate - 1928, mai cambiata, mai modificata, mai soppressa, quella di mettere in ogni scuola, ufficio, ente o altro palazzo pubblico, in alto, il crocefisso.

Non è che si abbia qualcosa contro di esso, anzi, il problema stà nella povertà di chi decide per Nostro conto, ritengo che certamente il Cittadino semplice della strada non si preoccupererebbe affatto se il Crocefisso fosse tolto, in quanto simbolo di fede cattolica, non integrabile in una società moderna e multietnica, società colta ed avanzata.

Ma qui in Italia ci sono Teste di Cuoio, che con un blitz, al mattino, decidono di modificare normative e Leggi che in un Paese civile sarebbero compenetrate all’interno di decisioni di ampio respiro, certamente Costituzionali. E’ il caso del voto agli Immigrati, adesso è arrivata anche quella del voto degli immigrati alle politiche…

Ma ci rendiamo conto in che razza di Paese viviamo?! Da un lato ci offriamo, anche se senza metodo ne' intelligenza giuridica, ad una piu' che giusta evoluzione di una società moderna, come è quella multietnica, poi, però, non si fa nulla per permettere tale integrazione, mantenendo simboli che nel 1928 furono imposti per Legge, in quanto all’epoca, la gente aveva sentimenti Liberali, molto piu accesi di quelli che oggi il Cittadino Italiano sembra avere. Viva la Laicità dello Stato.

E mentre noi litighiamo sul Crocefisso, non si fa nulla di buono: da un lato c’è chi decurta Pensioni e dall’altro c’è chi suona la musica di sempre, Piazza Grande, senza avere nemmeno una briciola di idea di come modificare ed invertire lo sfascio economico determinato da 50 anni di politica folle, criminale e criminogena, da loro stessi, però, silenziosamente e comodamente voluta …

Cosa resta a noi Cittadini senza voce ne' alcun potere, di sperare?

No, chi spera muore disperato: facciamo come in California.

Ma facciamolo veramente, altrimenti la colpa del tutto sarà solo e soltanto nostra.

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