Taormina: Volevo solo provocare.
Dice il vero oggi o ieri?
di Rita Guma

Taormina ritratta (non sono il "puparo"), giustificandosi che voleva solo provocare per smascherare i giornali di parte, ma - a parte il dubbio che possa ritrattare anche la ritrattazione - la storia che racconta e le conclusioni che ne trae fanno ridere, ed ecco perche'.

Un parlamentare rilascia una dichiarazione all'ANSA in cui ammette una macchinazione ed il proprio coinvolgimento ed annuncia le sue dimissioni.

L'ANSA e' un'agenzia giornalistica fra le piu' quotate e non riporta un sentito dire, ma una dichiarazione spontanea di un parlamentare su fatti che riguardano lui stesso, quindi una notizia pienamente attendibile.

I giornali che riprendono la notizia (Repubblica, La Stampa e Il Mattino, fra l'altro, lo intervistano e ricevono la conferma) sono in perfetta buona fede, e non stanno facendo informazione di parte, ma informazione.

Piu' strano il comportamento di quelli che non hanno riportato la notizia o l'hanno fatto sottotono (La Stampa on line), o aggiungendo che si trattava di una provocazione (Il Nuovo).

Non e' lecito pensare che i giornalisti vicini alla CdL di queste testate fossero stati avvertiti preventivamente da Taormina che la sua era una presa in giro?

Dunque Taormina non ha dimostrato, come dice, che le testate che hanno dato credito alle sue affermazioni sono di parte, ha invece fatto sorgere il sospetto di un contatto diretto fra la CdL e le testate che si sono mantenute sul vago o hanno omesso di riportare la notizia.

Inoltre, fra due dichiarazioni opposte dello stesso personaggio, a quale credere?

Si trattava di una provocazione, o qualcuno e' intervenuto ieri sera a dire di cambiare rotta?

E come si spiega l'intervista di Trantino a Repubblica in cui ammette che i rilievi dell'inchiesta di d'Avanzo e Bonini sono fondati?

Magari tra poco ritrattera' anche lui.

by Bollettino Osservatorio

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