03 luglio 2003

 
     

Il trionfo della bugia - Informazione
di Rita Guma

Una affermazione che merita una disamina a parte e' "i giornalisti sono tutti comunisti" (nella variante l'80% dei giornalisti sono comunisti).

Vanno fatte tre osservazioni preventive.

In primo luogo per molti giornalisti esiste un forte condizionamento da parte della testata di appartenenza, cioe' un orientamento ad allinearsi, o almeno a non contrastate i desiderata dell'editore, per timore di ripercussioni sul contratto di lavoro. Quindi e' importante sapere chi sia l'editore di una testata o il proprietario di una TV.

In secondo luogo i programmi radiotelevisivi e i giornali traggono le risorse finanziarie in buona parte dagli inserzionisti pubblicitari, quindi anche le aziende non attinenti la comunicazione (ad es assicurazioni, immobiliari, societa' di costruzione od alimentari) di proprieta' di chi abbia interessi politici possono condizionare le scelte della testata che le pubblicizza.

Infine, la comunicazione politica non e' solo il commento, l'approfondimento o la cronaca. Il presentatore TV che fa lo spottino elettorale durante il telequiz, l'intervista sul rotocalco femminile all'attrice che espone tesi vicine alla politica del governo, ed anche il palinsesto televisivo fatto in modo che alcuni fatti d'attualita' vengano sommersi da programmi che distraggono l'utente-cittadino-elettore, sono messaggi ancor piu' pericolosi, perche' subliminali o fatti inaspettatamente, quindi quando le difese critiche che mettiamo in atto durante un notiziario o leggendo un quotidiano sono disattivate. Inoltre la televisione si rivolge ad una massa maggiore di cittadini, entra nelle case e puo' contare sull'immagine animata, che fa molta piu' presa.

Ecco perche' meglio detenere il controllo di settimanali scandalistici e TV che di quotidiani e giornali d'opinione.

Alla luce di quanto detto, nel settore dei media Berlusconi possiede o controlla, oltre a Il GIORNALE (indichiamo solo i nomi piu' noti): Settore radio e TV: 3 RETI MEDIASET, il CdA delle 3 RETI RAI, AUDITEL, FININVEST , FINMEDIA, MEDIATRADE, PENTAFILM MUSIC, CANALE 5 MUSIC, VIDEOTIME , MACH 5 DISCO, MEDIADIGIT , RADIO E RETI Srl , RADIO FIVE, RETE 10 , R.T.I. MUSIC, TELE ORIONE 1 MI, TELEUROPA Spa NA, TELE TORINO Spa TO, oltre ad alcune all'estero.

Periodici: Auto oggi, Calcio 2000, Casabella , Casa facile, Casa idea, Casa viva, Chi , Ciak, Confidenze, Cosmopolitan, Cucina moderna, Donna moderna, Focus, Forza Milan, Glamour, Grazia, Interni, Intimita', L'uomo vogue, Panorama, Panorama Web, Pc Professionale, Prometeo, Sale e pepe, Segretissimo, Sorrisi e canzoni TV, Starbene, Stop, Tu, Tutto, Vera, Vogue e altri.

Periodici per bambini: Bambi, Cip & Ciop, Disney enigmistica, Paperinik, Paperino, Top girl, Topolino, Winni the Pooh e altri.

Edizioni: MONDADORI, PENTA, EINAUDI, ELEMOND, LE MONNIER, MONDOLIBRI, SILVIO BERLUSCONI EDITORE, MONDADORI INFORMATICA EDUCATION, CEMIT, ELECTA, S.A.G.E., SORIT , SPERLING & KUPFER e altre.

Societa' collegate: Mondadori SOLE 24 ORE S.p.A, Ebis Media (IlNUOVO.it) , SOCIETA' EUROPEA DI EDIZIONI, Panini, Walt Disney, BOL books on line e altre. Portali: JUMPY e altri.

Piu' della meta' delle risorse pubblicitarie italiane e' controllata da Berlusconi.

Amici e collaboratori di governo dirigono IL FOGLIO, LIBERO, L'OPINIONE e altri.

Non sono comunisti i giornalisti di: IL SECOLO D'ITALIA e LA PADANIA, organi dei partiti alleati di governo.

Fra i gruppi editoriali vicini alla CdL vi sono poi l'editrice Rusconi (Gioia Gente, Marieclaire, Donna, Elle, Rakam, Evatremila, Quark) il gruppo editoriale dei Caltagirone CALTANET (IL MATTINO, IL MESSAGGERO) ed il gruppo MONRIF (Il resto del Carlino, La Nazione, Il Quotidiano, Il Giorno).

Vari giornalisti non comunisti sono poi sparsi per diverse testate non direttamente collegabili (alcuni redattori de La Stampa provengono ad es. dal Panorama di Ferrara).

Le testate del mondo cattolico (Famiglia Cristiana, Avvenire, Tempi), si dividono fra simpatie a destra e a sinistra, cosi' come avviene per i partiti cattolici a livello parlamentare, e lo stesso avviene per i possessori di piccoli media (TV private e radio regionali e locali, stampa locale).

Al gruppo L'Espresso, controllato da De Benedetti, fanno invece capo La Repubblica e 18 quotidiani locali, tre radio, DJ TV, la Manzoni Pubblicita', Kataweb ed alcune testate scientifiche.

Al gruppo RCS, non apertamente schierato, fanno capo i quotidiani Il Corriere della Sera (che di recente ha cambiato direttore, fra le polemiche), La Gazzetta dello sport e periodici come Capital, Il Mondo, Astra, Novella 2000, Brava Casa, Max e Oggi, le edizioni Fabbri, Rizzoli, Bompiani e Sonzogno, Ebooks on line.

Da notare la disparita' notevole delle risorse, e lo sbilanciamento decisivo dovuto al controllo delle TV nazionali, a sfavore dei "comunisti".

Secondo le stime dell'Audipress (l'associazione che rileva i dati delle principali pubblicazioni italiane) relative al periodo fra il 16 settembre e il 30 dicembre 2002, i quotidiani piu' venduti (e letti) sono, nell'ordine: Gazzetta dello sport, La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, Il Corriere dello Sport-Stadio, Il Sole 24 Ore, Il Messaggero ed Il Resto del Carlino.

Tra i settimanali il pių letto č Sorrisi e canzoni Tv con 6 milioni e 577 mila lettori, davanti a Famiglia Cristiana (3 milioni e 565 mila), Oggi (3 milioni e 496 mila), Panorama (3 milioni e 343 mila).

Al di la' delle inevitabili omissioni dell''esposizione fin qui fatta, appare chiaro come l'affermazione tanto spesso diffusa, anche ieri in Europa, i giornalisti sono comunisti, non risponda al vero.

(Dati e informazioni sono tratti da: Osservatorio sulla legalita' Onlus, CoRe, Mondadori, Espresso, Rizzoli, Rusconi, SCR, Audipress)

www.osservatoriosullalegalita.org

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